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La XXVI edizione di EducAmbiente sta per giungere alla sua conclusione con la mostra espositiva dei lavori dei ragazzi di sabato 25 maggio, aperta dalle 10 alle 19 nei locali dell’ex pretura. E sempre alle 10, nella sala del consiglio comunale, saranno premiate le classi che parteciperanno all’evento alla presenza dell’amministrazione comunale, dei referenti delle associazioni (Insieme per le Ande Odv, La Tartaruga Aps, Legambiente Valdera Aps, Mani Attive Aps e Terza Cultura Società Cooperativa) e dei dirigenti scolastici. Nell’occasione sarà presentato il libro “Il giardino della mia scuola ride” di Emanuele Guazzi, Raffaella Tito, Simonetta Maccioni e Nadia Tosi.
“Siamo al 26° appuntamento con EducAmbiente – ha detto il sindaco Michelangelo Betti – e questa è la prova di un’attenzione alla politica ambientale del nostro Comune che si vede poi nei risultati di tutti i giorni. Siamo tra i 40 Comuni che superano l’80% di raccolta differenziata dei rifiuti e tra i pochissimi di queste dimensioni a raggiungere certe percentuali. Siamo anche il 10-15% sopra ai Comuni dell’area pisana e il lavoro fatto negli ultimi due anni ha portato a un decremento degli abbandoni dei rifiuti del 30%: da un lato facciamo un’azione su tutti i cittadini, dall’altro ci sono iniziative di educazione e sensibilizzazione che partendo dai bimbi coinvolge a cascata le famiglie e l’intera comunità cascinese”.
L’assessore all’ambiente Paolo Cipolli ha rimarcato la storicità di questo progetto che coinvolge in primis numerose scuole. “Questo percorso affonda le radici nella storia di questa amministrazione comunale. Un risultato non scontato, che mette insieme varie associazioni impegnate sul fronte dell’ambiente e che ha coinvolto quest’anno ben 52 classi del territorio. In un contesto in cui l’emergenza ambientale e la crisi ambientale assumono livelli di gravità che ci presentano un quadro drammatico, questo lavoro sulla sensibilità ambientale riveste un carattere ancor più importante”. “Abbiamo visto negli anni che i ragazzi partecipano volentieri – ha aggiunto Cristina Amato, dirigente scolastico IC Borsellino – non solo perché l’emergenza ambientale fa parte dell’agenda quotidiana di tutti noi, ma anche perché un approccio scientifico all’argomento, oltre che poetico, iniziato fin da piccoli può far sviluppare e consolidare comportamenti responsabili appresi in famiglia e durante le attività scolastiche. Anche le insegnanti partecipano volentieri a questo progetto che mette in sinergia amministrazione comunale, scuole e associazioni del territorio per far sì che non si cammini ognuno per la propria strada”.
Raffaella Tito, autrice di “Il giardino della mia scuola ride”, ha spiegato come si è arrivati a questa pubblicazione che sarà distribuita a tutte le classi partecipanti. “Il libro è strutturato con schede come se fosse una guida. I nostri giardini spesso sembrano piangere perché pieni di ‘erbacce’, mentre in realtà ridono perché è proprio lì che si sviluppano piante, fiori e insetti che rendono vivo il giardino stesso. Con disegni e fotografie, i bambini riconoscono subito un particolare fiore, imparando a rispettarlo e a non strapparlo. Eppure tutto è nato da un bouquet che mi hanno portato i bambini raccogliendo i fiori dal nostro giardino…”.
“Il Comune di Cascina è un esempio a livello regionale – ha concluso Carlo Galletti di Legambiente Valdera –: è l’unico Comune che in maniera sistematica, da 26 anni ad oggi, garantisce alle scuole del territorio la possibilità di effettuare percorsi di educazione ambientale. La nostra Costituzione è stata modificata due anni fa anche nei suoi principi fondamentali, inserendo tra i compiti dello Stato la tutela dell’ambiente e della biodiversità. Cascina effettua dunque un servizio e un’applicazione diretta di un principio fondamentale dello Stato. Spero che anche le altre amministrazioni guardino a Cascina e seguano il suo esempio”.