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Porticcioli Arno, Massimo Bacherotti: “Dopo l’alluvione le nostre richieste cadute nel vuoto, la Regione ci venga incontro”

“Anche le attività di rimessaggio nautico hanno subito numerosi e ingenti danni in seguito ai drammatici eventi meteorologici dello scorso novembre e dicembre, ma sembra che sulla golena d’Arno non sia successo niente: tutte le nostre richieste sono puntualmente cadute nel vuoto”. Sono parole piene di amarezza quelle del presidente dei Porticcioli Arno Confcommercio Pisa Massimo Bacherotti.

“Abbiamo richiesto alla Regione Toscana di venirci incontro con una riduzione degli importi da corrispondere annualmente per l’utilizzo dello specchio acqueo, già fortemente aumentati lo scorso anno per effetto dell’elevato indice Istat. Non ci sembrava di chiedere la luna, eppure l’unica risposta è stata quella di posticipare il pagamento dal 31 dicembre al 2 maggio, con la doppia sorpresa di un ulteriore aumento delle tariffe e il mancato rilascio delle autorizzazioni necessarie per ricostruire le strutture danneggiate, nonché i nullaosta per poterle utilizzare”.

“Oltre alla spiacevole sensazione di trascuratezza, dopo una richiesta che aveva il solo scopo di agevolare le nostre attività, a fronte delle notevoli spese che dobbiamo sostenere per riparare i danni subiti” – prosegue Bacherotti – “segnaliamo che ormai da più di un mese nel bel mezzo dell’Arno si trova una barca a vela di 15 metri affondata e che ancora nessuno si è preoccupato di rimuovere. Per questo sollecitiamo un tempestivo intervento delle autorità competenti, al fine di salvaguardare la sicurezza idraulica e l’incolumità delle tante imbarcazioni che transiteranno sul fiume durante la stagione estiva ormai alle porte”.

“Ci troviamo per l’ennesima volta in una situazione paradossale, i rimessaggi sono ormai considerati attività di servizio nautico solo ai fini della riscossione delle annualità. Per tutto il resto le nostre richieste vengono puntualmente ignorate o disattese, quando invece meriterebbero maggiore considerazione, non solo per le oltre 2mila barche presenti e l’indotto che gravita intorno ai cantieri, ma anche in virtù del progetto di navigabilità dell’Arno portato avanti dal Comune di Pisa, che vedrà centrali attività come le nostre, rispetto a questa nuova vocazione del fiume destinata a portare sviluppo e grandi opportunità per tutto il territorio pisano”.

“La Regione ascolti una volta per tutte le legittime richieste delle attività della golena” afferma il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli. “Stiamo parlando di 50 attività imprenditoriali inserite in un contesto ambientale straordinario, che costituiscono il più grande porto naturale della Toscana. Mareggiate e alluvioni non hanno certo risparmiato questi imprenditori, che rappresentano oltretutto un presidio e un baluardo per la sicurezza del territorio, grazie anche al costante lavoro di manutenzione e valorizzazione che svolgono, e proprio per questo motivo meritano la massima attenzione”.