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“Fiocchetto Lilla 2024”: domani la Giornata Nazionale di Sensibilizzazione, Prevenzione e Cura dei Disturbi Alimentari (DA), a Pisa è attivo il centro Arianna

Il 15 marzo ricorre la XIII Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla nata con lo scopo di sensibilizzare sui Disturbi Alimentari, in particolare la prevenzione, la diagnosi e cura precoci.

A Pisa, da molti anni, è presente il “Centro Arianna” dove opera una equipe multiprofessionale composta da psicologo, psichiatra, endocrinologo, educatore e dietista. Solo nel 2023 le nuove valutazioni sono state 165 (nel periodo del lockdown sono salite a oltre 200 e i pazienti presi in carico sono stati 66, il 40%.

“Negli ultimi tempi, soprattutto durante il COVID – afferma Rolando Fabiani, psichiatra coordinatore del Centro – molti giovani hanno iniziato a presentare le cosiddette ‘comorbidità’, cioè insieme ai sintomi tipici dei disturbi alimentari sono comparsi anche gravi disturbi dell’umore con rischio suicidario, della personalità, abuso di sostanze, ritiro sociale quasi fino al limite del gravissimo ‘Hikikomori’, autolesionismo, fenomeni di eteroaggressività. Un fenomeno, quindi, molto più complesso di quanto non fossero in passato i disturbi relativi all’alimentazione”.

Inoltre, sempre a Pisa è attiva l’Associazione “La vita oltre lo specchio” che collabora con il Centro Arianna sul fronte della sensibilizzazione e promozione della conoscenza dei disturbi alimentari, attraverso l’organizzazione di interventi di prevenzione nelle scuole e interagisce con i diversi enti per il riconoscimento dei bisogni degli utenti e delle loro famiglie. Un’altra importante attività del Centro riguarda la formazione di volontari per l’attivazione di sportelli di ascolto e la nascita di un Gruppo di Auto Mutuo Aiuto di familiari “Esperti per Esperienza”, espressione della resilienza e speranza della guarigione.

Come funziona il Centro Arianna. Dopo un’attenta valutazione da parte delle diverse figure professionali che lavorano in maniera integrata, viene formulato un piano di trattamento basato sulle variabili individuali e sulla gravità del quadro clinico e psicopatologico della persona. Le diverse prestazioni possono essere ambulatoriali, semiresidenziali, stessa cosa per le attività che possono essere di gruppo o singole, compatibilmente con le condizioni di salute del paziente e secondo i criteri indicati dalle Linee Guida internazionali e nazionali.

“Una caratteristica peculiare del Centro Arianna – ricorda Fabiani – è la presa in carico di pazienti che rientrano nella fascia di età che va dai 15 anni fino all’età adulta. Infatti, i disturbi del comportamento alimentare esordiscono in età precoce (spesso nella prima adolescenza e anche prima) ed è importante, quindi, che una volta raggiunta la maggiore età i pazienti possano continuare la cura nello stesso luogo e con gli stessi operatori. Non dimentichiamo che circa il 70% degli assistiti è adulto”.

“L’Anoressia Nervosa (AN), la Bulimia Nervosa (BN), il Disturbo da Alimentazione Incontrollata (DAI) e alcune forme non specificate – continua Fabiani – rappresentano problematiche di salute complesse che riguardano la popolazione giovanile nella fascia di età tra i 12 e 25 anni, con un incremento della diffusione e un abbassamento della età̀ di insorgenza, anche in relazione all’isolamento forzato durante la pandemia da Covid-19 e l’acceso incontrollato ai mezzi di comunicazione di ultima generazione. Ad oggi si stima che in Italia ne soffrano circa 3 milioni di persone, ancora prevalentemente di sesso femminile, con un 70% di adolescenti: una vera “epidemia sociale”.