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La 1a Commissione consiliare permanente del Comune di Pisa è tornata ieri ad affrontare il tema della tranvia urbana e lo ha fatto partendo dalla Relazione svolta dal presidente de La Città ecologica, Pierluigi D’Amico, che da decenni è tra gli ambientalisti pisani che elaborano proposte e fanno iniziative per una mobilità ecologica in città.
D’Amico è partito da una novità importante emersa dalla precedente seduta della Commissione: tutte le forze politiche sembrano ora finalmente convinte della necessità di una rete tranviaria urbana.
Ma la tranvia a Pisa non è solo necessaria; è anche possibile. Solo in Europa infatti sono 43 le città con meno di 150.000 abitanti che hanno almeno una linea tranviaria attiva, mentre sono 39 quelle con meno di 130.000 abitanti e 21 quelle con meno di 100.000 abitanti.
Passando ad illustrare le ipotesi di linee tranviarie in campo oggi, D’Amico ha illustrato prima quella dell’Amministrazione e poi quella elaborata da La Città ecologica. Unica rilavante differenza è in quella dell’Associazione ambientalista il passaggio del tram sul Lungarno di Tramontana, cioè attraverso il centro storico, che costituisce l’origine-destinazione della maggior parte della domanda di spostamenti urbani. Secondo i calcoli illustrati da D’Amico il passaggio sui lungarni porterebbe un aumento del passeggeri trasportati del 14% rispetto alla proposta dell’Amministrazione, cioè da 8,5Milioni/anno a 9,7M/a, con un allungamento della rete di circa un chilometro e miglioramento netto (circa il 68%) del parametro che indica la convenienza economica della scelta (il VAN a 25 anni). I vantaggi ambientali sarebbero evidenti: una riduzione degli spostamenti evitati in auto-moto di quasi 18Milioni in un anno e conseguentemente oltre 74 milioni di km in meno percorsi e minori emissioni da parte di mezzi privati.
Ma il passaggio del tram sui Lungarni è necessario anche per valorizzare uno dei luoghi architettonicamente e storicamente più significativi della città fino a renderlo un vero “parco urbano” con valenze museale, attrattivo per i turisti. Non è concepibile pensarli come “assi di attraversamento” cittadini, soffocati dalle auto: a poco servirebbe in questo contesto la stessa “circolare dei lungarni” con bus su gomma. I Lungarni ha concluso D’Amico devono essere inseriti in ZTL e percorsi dal tram, come era in passato
D’Amico ha poi inserito le linee urbane pisane in un contesto di area vasta costiera e quindi collegate con:
•Livorno via Litorale, verificandone la fattibilità tecnico-economica;
•Lucca via Stazione S. Rossore e trasformazione linea RFI con cadenza e segnalazione tranviarie, puntando con un primo stralcio alla Pisa-San Giuliano;
•Cascina-Pontedera via linea attuale con cadenza e segnalazione tranviarie previo raddoppio linea per traffico veloce PI-FI;
•con Collesalvetti-Vada con cadenza e segnalazione tranviarie attraverso la linea attuale.
Il tutto è possibile SENZA ROTTURA DI CARICO, cioè senza cambio di mezzo di trasporto attraverso la tecnologia del TRAM-TRENO.
D’Amico ha poi illustrato gli adempimenti urgenti che l’Amministrazione dovrebbe porre in essere per rispondere all’Avviso n. 3, scadenza 31 ottobre:
Nel suo intervento l’Assessore Dringoli, pur dicendosi in disaccordo su alcuni punti, ha apprezzato l’ampiezza della relazione, dicendosi disponibile ad organizzare una giornata di studio per approfondire tutti i temi trattati.
Sono poi intervenuti il Presidente della Commissione Dr. Ciavarrella, i consiglieri comunali Vouk, Del Rosso e Nerini, l’auditrice de Una Città in Comune Dr. Nadalutti.