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La zona di Gello è destinata a diventare sempre più la “pattumiera” dell’area pisana. Lo si deduce dall’ultima richiesta avanzate alla Regione Toscana da parte della società ECOFOR SERVICE, gestore del sito – afferma Dario Rollo, capogruppo di opposizione di “Valori e Impegno Civico”. Nella zona di Gello infatti è previsto un ulteriore ampliamento della discarica per rifiuti speciali dopo l’ultimo avvenuto neanche due anni fa. Detto questo è bene ricordare che già a fine anni 90 l’allora presidente della provincia Gino Nunes e l’ex sindaco di Pontedera Enrico Rossi e di Cascina Moreno Franceschini, in risposta alle annose proteste dei cittadini di Latignano per le costanti maleodoranze prodotte dalla discarica, presero formale impegno a chiudere l’impianto alla data del 31 dicembre 1998. Le promesse furono poi reiterate dagli amministratori Csx delle due città negli anni successivi ma la discarica, non solo funziona sempre, ma è stata ampliata diverse volte e la proprietà è passata nelle mani di privati (Gruppo Forti Spa). Sarebbe il caso che il sindaco Betti, alquanto ritroso a non informare i cittadini e consiglieri dei progetti di ampliamento da parte di Ecofor Service Spa di cui il comune è socio con il 3,929% del capitale, dichiarasse la propria posizione. Già il lotto 3, autorizzato dalla Provincia di Pisa nel 2014 per un ampliamento di 1,4 milioni di tonnellate di rifiuti, prevedeva una prescrizione precisa: la riduzione dei conferimenti dal 2016 al 2023 di 15.000 t/anno e dal 2024 al 2028 il conferimento di sole 18.000 t/anno rispetto ai 220.000 t/anno. Tale prescrizione avrebbe tenuto la discarica in vita fino al 2028. Nel 2016 invece, la Società Ecofor Service, prima ha chiesto lo slittamento temporale di un anno dell’avvio del piano di riduzione dei conferimenti in discarica e l’anno successivo ha chiesto alla Provincia e Regione Toscana di eliminare la prescrizione chiedendo di continuare a conferire 220.000 t/anno di rifiuti e indicando il 2022 come anno di chiusura dell’area. Una volta autorizzato dagli Enti pubblici, nel 2020 avvia il progetto di ampliamento per l’occupazione di 15 ettari di terreno, 900 mila metri cubi da stoccare nel nuovo lotto 4 per circa 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti, che, questa amministrazione PD, sostenuta anche da gruppi politici sempre contrari all’ampliamento delle discariche, ha autorizzato a febbraio 2021. Nel 2023, a seguito di operazioni immobiliari tra Ecofor Service e Geofor Patrimonio, in cui la prima società si è rifiutata di esibire gli atti di compravendita, attraverso un’interpretazione restrittiva della normativa sul diritto di accesso dei consiglieri comunali (appellandosi ad un parere legale di ben dieci anni fa), smentendo di fatto i buoni propositi di trasparenza e dialogo con i cittadini affermati dal suo presidente durante gli incontri di “ecologismo di facciata” che la società organizza sul territorio, la società gestore della discarica avvia un ulteriore ampliamento prevedendo stavolta l’occupazione di 22,4 ettari di terreno pari a circa 3 milioni di metri cubi di nuovi rifiuti. Si tratta del cosiddetto “Lotto 5”. La discarica continuerà a ricevere rifiuti da tutta Italia fino al 2040. In entrambe le società il comune di Cascina risulta essere socio e ha partecipato alle assemblee dei soci deliberando le operazioni immobiliari e pertanto avallando di fatto l’ulteriore ampliamento della discarica. La nuova amministrazione, anziché occuparsi solo di questione ideologiche, farebbe bene a prendere posizione netta e contraria all’ampliamento a favore della cittadinanza. Naturalmente ciò presupporrebbe coerenza e onestà intellettuale, cosa che fino ad ora l’attuale maggioranza non ha dimostrato di avere – conclude Rollo.