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Cascina, presentato il progetto “Il Sentiero della Costituzione: dodici parole chiave”

Si chiama “Il Sentiero della Costituzione: dodici parole chiave” il progetto del Comune di Cascina cofinanziato dal Consiglio Regionale della Toscana e realizzato in collaborazione con l’Istituto Pesenti e l’Università di Pisa (dipartimento di Scienze Politiche). Un progetto che vedrà impegnati gli studenti del liceo che saranno formati dai dottorandi di diritto costituzionale, per poi essere a loro volta formatori verso i ragazzi delle terze medie. Il tutto partendo dai dodici principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana. “Abbiamo ritenuto opportuno partecipare a questo bando per la sua valenza – ha detto il sindaco Michelangelo Betti –. Tra l’altro nel 2024 ricorrono gli 80 anni dalla Liberazione, da cui è nata poi la Costituzione repubblicana. Proprio per questo stiamo predisponendo un calendario fitto di eventi per celebrare degnamente questa ricorrenza”.

“Il progetto è stato pensato attingendo ai fondi per la Festa della Toscana per educare e incentivare gli studenti a un avvicinamento alla Costituzione secondo la visione di Don Milani, di cui lo scorso anno ricorreva il centenario della nascita – ha aggiunto Francesca Mori, assessora alla legalità e alle politiche giovanili –. Nasce come momento educativo per i ragazzi, ma ci saranno anche alcuni incontri aperti alla cittadinanza perché vogliamo far riflettere tutti i cittadini sull’importanza dei primi dodici articoli della Costituzione e di conseguenza sul concetto di giustizia sociale di Don Milani”.

A spiegare la modalità del progetto è stato il professor Saulle Panizza (UniPi). “Il progetto si articola in due parti: nella prima fase come Università di Pisa avremo alcuni incontri con un gruppo selezionato dell’Istituto Pesenti per approfondire alcune parole chiave della nostra Costituzione. Poi questi ragazzi andranno a loro volta nelle scuole medie per raccontare ciò che hanno compreso e su cui si sono soffermati. La seconda fase sarà invece aperta alla cittadinanza con tematiche legate all’opera di Don Milani e ai principi fondamentali della Costituzione”.

Presenti in sala del consiglio due di queste studentesse che saranno parte attiva del progetto. “Verremo formati dai giovani ricercatori universitari sui primi 12 articoli della Costituzione – hanno detto Elisa e Alessia della 5G, accompagnate dal professor Fernando Mellea –. Il nostro compito sarà quello di riportarlo alle scuole medie del Comune di Cascina, cercando di coinvolgere i ragazzi non a livello scolastico ma come coetanei. Partiremo dai principi fondamentali come libertà, uguaglianza, lavoro e inclusione, cercando di riportare ai nostri colleghi più piccoli queste nozioni”.

Bloccato a Firenze da impegni di lavoro non rinviabili, il Presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mazzeo, ha voluto comunque inviare un suo contributo con questo messaggio. «Il 30 novembre abbiamo celebrato la Festa della Toscana e lo abbiamo fatto nel segno e nel ricordo di Don Lorenzo Milani a 100 anni dalla sua nascita. Oggi, a 100 anni dalla nascita di Don Milani, ci troviamo di fronte a sfide globali che richiedono un impegno senza riserve per promuovere la solidarietà, l’uguaglianza e la giustizia sociale. Don Milani ha incarnato questi valori nel suo impegno instancabile per l’istruzione dei più emarginati e nella lotta contro ogni forma di discriminazione e disuguaglianza. La sua opera nella scuola di Barbiana, ha segnato un momento epocale nella storia dell’istruzione, unendosi alle lotte per la dignità umana e contro le discriminazioni di ogni genere. Guardando a Don Milani tutti ci dobbiamo sentire responsabilizzati a fare la nostra parte. Su una parete della scuola di Barbiana, don Milani aveva affisso un cartello con la scritta “I CARE”, “mi sta a cuore”. È la scritta che abbiamo deciso di appendere anche all’ingresso della nostra aula consiliare: quelle due parole per me rappresentano infatti l’impegno che ognuno di noi deve prendersi nei confronti della comunità e del prossimo. Perché come diceva Don Milani: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia”. La Toscana, con la sua storia e la sua cultura, è un terreno fertile per la crescita di valori che uniscono anziché dividere, che promuovono l’inclusione anziché l’esclusione. Ma sappiamo anche che c’è ancora molto da fare. Le disuguaglianze persistono, la disparità nell’accesso alle opportunità rimane un ostacolo al progresso di molti. È nostro dovere, come Istituzioni e come comunità, continuare l’azione di Don Milani. Dobbiamo lavorare per garantire che ogni bambino e ogni adulto abbia accesso a un’istruzione di qualità, che ogni individuo sia trattato con rispetto e uguaglianza, indipendentemente dalla sua storia personale, applicando proprio la nostra Costituzione. E applicare la Costituzione vuol dire anche che ogni donna deve sentirsi libera e sicura, al riparo da ogni forma di violenza. Questo bel progetto del Comune di Cascina, lasciatemelo dire, coglie appieno le motivazioni che stanno alla base della Festa della Toscana dedicata a Don Milani. Infatti a partire dalla suggestione del Sentiero della Costituzione voluto da don Milani a Barbiana, il progetto vuol essere un’occasione per riflettere con i ragazzi sui valori su cui si fonda la Costituzione. Tutto questo avendo al centro la scuola come luogo di incontro formativo per le giovani generazioni. Grazie al Laboratorio di cultura costituzionale dell’Unipi un gruppo di studenti dell’Istituto Pesenti saranno formati sui principi e le parole della Costituzione per poi essere a loro volta formatori di altri ragazzi più piccoli, quelli delle scuole medie del Comune di Cascina. Il gruppo di ragazze e ragazzi formati saranno una sorta di staffetta della Costituzione verso altre ragazze e altri ragazzi. Voglio chiudere con le parole che il nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha pronunciato proprio a Barbiana qualche mese fa. “Don Milani sapeva di avere in mano un testimone. Un testimone che doveva passare di mano, a cui poi i suoi ragazzi “aggiungessero” qualcosa. È stato un grande italiano che, con la sua lezione, ha invitato all’esercizio di una responsabilità attiva”. Questo progetto idealmente aiuta le giovani generazioni a raccogliere da Don Milani questo testimone e a continuare il suo percorso fecondo nella società di oggi e di domani».