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Torna anche quest’anno a febbraio la settimana delle “Cardiologie aperte”, l’iniziativa di sensibilizzazione sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari giunta alla XVIII edizione e promossa da Amco-Associazione medici cardiologi ospedalieri e Fondazione Per il tuo cuore HCF Onlus.
Dopo la parentesi Covid, che aveva costretto a consulti solo telefonici, quest’anno si riparte con le visite in presenza, mantenendo tuttavia anche il format del teleconsulto.
A Pisa, per l’Aoup, aderiscono l’Unità operativa di Cardiologia 2 con i professionisti che effettueranno negli ambulatori visite cardiologiche (con elettrocardiogrammi e consulenze suddivise per tipologia di malattia), oltre a rispondere telefonicamente alle domande dei cittadini (a un numero verde appositamente istituito dalla Fondazione per il Tuo Cuore – HCF Onlus) e i colleghi dell’Unità operativa di Cardiologia 1 che effettueranno consulti telefonici.
Visite e consulenze in presenza:
Questo il programma, da lunedì 11 a sabato 17 febbraio, al presidio ospedaliero di Cisanello, negli ambulatori al II piano dell’Edificio 10, stanza nr. 45 (con i professionisti della Cardiologia 2):
Lunedì 12 focus sulla fibrillazione atriale (dalle 14 alle 17)
Mercoledì 14 su cardiologia di genere (dalle 14 alle 17)
Giovedì 15 sullo scompenso cardiaco (dalle 14 alle 17)
Venerdì 16 sui fattori di fattori di rischio cardiovascolare (dalle 14 alle 17)
Sabato 17 su morte cardiaca improvvisa: ascolta il tuo cuore (dalle 9 alle 12)
Per aderire è necessario prenotare (senza ricetta) al numero 050/996975 dalle 9 alle 13, dal lunedì al venerdì, a partire dal 1 febbraio.
Consulti telefonici:
Al numero verde 800 05 22 33, in fascia oraria 14-16, risponderanno lunedì 12, mercoledì 14 e venerdì 16 i cardiologi della Cardiologia 1 (ai cittadini che porranno domande o dubbi sulla salute cardiovascolare) – Martedì 13 e giovedì 15, sempre dalle 14 alle 16, toccherà invece ai colleghi della Cardiologia 2.
La patologia cardiovascolare è tuttora la prima causa di morte in Italia e in Toscana ed è correlata a molti fattori di rischio (ipertensione arteriosa, diabete mellito, elevati livelli di colesterolo nel sangue, fumo di sigaretta, sedentarietà, alimentazione non adeguata) che si possono correggere modificando gli stili di vita e assumendo farmaci, se necessario. Un controllo adeguato dei fattori di rischio è infatti in grado di abbattere la mortalità di più del 50%, ciò equivale a dire che in Italia si potrebbero evitare ogni anno più di 170mila morti. Purtroppo, ancora oggi molti fattori di rischio risultano non adeguatamente controllati dalla popolazione. Il ruolo del cardiologo è quindi centrale per aiutare il cittadino ad accrescere la consapevolezza su cosa modificare delle proprie abitudini sbagliate per migliorare la salute del cuore.