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San Silvestro e Capodanno al Teatro di Pisa: il 31 si chiude con cenone e Traviata goliardica

 Per lasciarsi alle spalle il 2023 con un sorriso ed entrare nel 2024 in modo gioioso il Teatro di Pisa propone due momenti nel segno della tradizione e del buonumore

La sera del 31 dicembre, con inizio alle 19.30, sarà possibile vivere l’esperienza di cenare a Teatro: nel Ridotto Titta Ruffo, il Caffè Foyer allestirà il Cenone di San Silvestro con uno studiato e invitante menu a base di ottimi prodotti e vini del territorio toscano.  

Dopocena in allegria, alle 21.30 con “La Traviata … in vernacolo!”, tra i più apprezzati cavalli di battaglia del Crocchio Goliardi Spensierati. E a Mezzanotte brindisi e panettone offerti dalla Fondazione Teatro di Pisa. 

La Traviata in vernacolo “non è ambientata – spiegano i Goliardi – nella fumosa Parigi di metà Ottocento, bensì tra Pisa e Orzignano” e assicurano: “Si ride da morì: portateci la sòcera!”.

Sulle note dell’arcinota Traviata di Verdi, per la regia di Giuseppe Raimo e su testi dei fratelli Gremigni, il Crocchio dei Goliardi Spensierati darà vita a una reinterpretazione dei celebri personaggi dell’opera. Lorenzo Gremigni vestirà i panni di Violetta Valery (dama der gran mondo), Fabiano Cambule quelli di Alfredo Germont (er discretoccio), Leonardo Ferri sarà Flora Dubidet (nobirdonna ingazzurrita), Alessio Panetti Gastone (marchese di Pottigny), Antonio Boldrini Giorgio Germont (avvoàto all’antìa), Mario Messerini sarà il Barone de Pallesecques (quarinaio antepatio), Guido Bini Annina (tuttofare discorsiva), Fabio Vasarelli il Dottor Seghetti (vetrinaio improvvisato), Sandro Bracaloni Ganimedo (camberiere a mezzo servizio). Si segnalano infine la partecipazione straordinaria di Pavarotti, ugola d’oro, impersonato da Marco Mustaro, e l’esilarante corpo di ballo goliardico Les Etoils de Ryglion in scena con le coreografie di Sabrina Di Cristofaro. Al pianoforte Angelica DitarantoMauro Redini al mandolino, Franco Bonsignori alla fisarmonica. 

Le scene sono di Nicola Gorreri, i costumi di Massimo Poli

Info e biglietti:

Cena e biglietto per lo spettacolo si possono acquistare separatamente. Per la cena (costo 95 euro): acquisti e prenotazioni direttamente al Botteghino del Teatro di Pisa o al servizio telefonico (050.941188). Per lo spettacolo sono invece tre le modalità di vendita: al botteghino, al servizio telefonico e su www.vivaticket.com. I prezzi dei biglietti per lo spettacolo dai 30 ai 15 duro; i ragazzi sotto i 12 anni entrano gratis. 

Altre informazioni: 050.941111

Il giorno dopo, lunedì primo gennaio alle 18, si torna a sorridere. Come da tre decenni, il Teatro di Pisa apre il nuovo anno sulle note della tradizione con il Concerto di Capodanno, edizione numero 32, organizzato in collaborazione con il Comune di Pisa e il Lions Club Pisa Host. Sarà proposto un repertorio di pagine luminose e brillanti tipiche della tradizione di Capodanno eseguite dalla Camerata Strumentale di Prato con l’Orchestra Arché sotto la direzione di Claudio Novati e con la partecipazione del soprano Nikoletta Hertsak

Non mancheranno i bis di rito e i rametti di vischio donati alle spettatrici dai fioristi di Confcommercio Pisa. Per onorare la tradizione, anche questa edizione del Concerto di Capodanno avrà una finalità benefica: destinataria del ricavato è l’associazione Il Mandorlo Onlus per le cure palliative.  

Info e biglietti: biglietti (posto unico 22 euro) sono in vendita al Botteghino del Teatro Verdi, al servizio di biglietteria telefonica (050.941188) e nel circuito Vivaticket (on-line e nei punti vendita del Circuito). 

Per informazioni: 050.941111, www.teatrodipisa.pi.it e canali social del Teatro (facebook e instagram)

L’edizione numero 32 del Concerto di Capodanno presenta un programma vario, leggero e brillante. A note pagine tratte dal mondo scanzonato dell’Operetta, come il Die Fledermaus di Johann Strauss jr. si affiancheranno pagine memorabili prese dal mondo dell’Opera Lirica, tra le quali si segnala il celebre valzer di Musetta dalla Bohème di Giacomo Puccini. Brani strumentali, scritti per sola orchestra, si alterneranno a brani cantati per soprano e orchestra. Sui titoli di coda, dopo gli indirizzi d’augurio di Orchestra e Direttore, viene eseguita la Radetzky-Marsch di Johann Strauss padre, in ossequio alla tradizione.