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“Di a da in per con su fra tra la gente”. Marco Di Stefano, attore e regista di cinema e teatro, e Tanya Khabarova, coreografa e danzatrice russa (co-fondatrice del celebre e pluripremiato gruppo “Derevo” di San Pietroburgo), portano da decenni in tutto il mondo questa forma antica e al tempo stesso moderna di teatro contemporaneo (109 sono le realizzazioni in 20 nazioni dal 1983). Uno spettacolo scritto, diretto e interpretato dai cittadini con apertura totale alle persone cosiddette “speciali”, fonte di arricchimento per tutta la società civile. La resilienza e la resistenza con le quali queste persone affrontano le loro difficoltà quotidiane sono infatti motivo di ammirazione, condivisione, stimolo e crescita sia all’interno dei progetti che come catarsi collettiva per il pubblico presente.
In Toscana ed a Pisa in particolare (Marco Di Stefano è cresciuto in viale Gramsci alla Stazione prima di costruire la sua carriera di attore regista di teatro e cinema all’estero) Il progetto Teatro della Comunità fu realizzato diversi anni fa per ben due stagioni presso il Teatro Nuovo, riscuotendo una grande partecipazione collettiva sia agli spettacoli che alle prove aperte a tutta la cittadinanza. Il tutto esaurito fu il coronamento di tale intenso lavoro. Nel corso degli anni si sono avvicendati molti e qualificati musicisti e compositori che hanno condiviso il progetto con spirito di sperimentazione continua come è nella sua natura intrinseca. Tra questi citiamo Luca Proietti, Sandro Dall’Omo, Tiziano Popoli, Mauro Grossi, Antonio Ferdinando Di Stefano, Pia Mora ed il suo gruppo e molti molti altri. Hans Oldau krull e Gennadi Gogoliuk, pittori di fama internazionale, lasciarono con le loro creazioni scenografiche segni indelebili. Di quest’ultimo tutti possono ancora ammirare nel foyer del Teatro Lauro Rossi di Macerata, il grande quadro creato durante la messa in scena di un Teatro della comunità che fu musicato al pianoforte da Mauro Grossi con la danza e coreografia di Tanya Khabarova.
La nascita di questo progetto pisano seguì un procedimento del tutto originale. Attraverso la musica della sua inseparabile tromba e coadiuvato dalla danza di Tanya, Marco riuscì ad aprire la “guardia” dei “senza fissa dimora” che albergavano numerosi tra la stazione ed i depositi dei treni. Il rapporto di reciproca fiducia instauratosi permise a questi di partecipare, assieme agli altri cittadini, alle prove serali. Al termine del progetto alcuni di loro, oramai da troppo tempo ai margini della società, ripresero fiducia in se stessi abbandonando il loro stile di vita per tornare dalle relative famiglie. Fu un’esperienza indimenticabile di vera ed autentica inclusione sociale.
Si presenta adesso l’opportunità di riprendere il filo interrotto “colorando” il Teatro Nuovo, con la freschezza, la spontaneità, le storie, la semplicità, la forza dei cittadini che si vorranno avvicinare a questa attività unica nel suo genere.
Il 5 settembre scorso si è appena concluso con grande successo il Teatro della Comunità a Civitanova Marche.
Un docufilm realizzato da Giovanni Scarpetta, (che cominciò proprio al Festival Internazionale di Teatro di Amandola, con i suoi primi filmati) è in fase di montaggio e si unisce ai numerosi servizi della Rai regionale Marche nonché di molti altri media nazionali.
Il Teatro della Comunità, tra passato, presente e futuro in questa rinascita post-Covid e speriamo presto post-guerra, si propone come non mai di essere come una grande macchina da cucire che, come le vecchie Singer di una volta, unisce, cuce, ricama nuove trame nel tessuto sociale contemporaneo. Il filato è solido; sono il cotone, la lana e la seta di una volta che attraverso abili mani intessono le tradizioni culturali più antiche con la commedia dell’arte. L’energia di chi lo realizzerà sarà l’ago che con cura, delicatezza e forza unirà il tessuto storico della società attuale. Attraverso il ritmo incalzante ed inconfondibile di questa ideale macchina da cucire, i ricordi spezzati e frammentari troveranno forma, colore, orlo e decorazioni arrivando, dopo 14 giorni di felice e profonda ricerca, allo spettacolo collettivo che nascerà come il vestito dell’imperatore….nudo alla metà ma finalmente vero .
Marco Di Stefano
Tanya Khabarova
Teatro della Comunità
Primo incontro 13 novembre ore 19
Teatro Nuovo di Pisa
14 incontri e spettacolo finale.
1 dicembre ore 21