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Più di 3mila assunzioni medie al mese nel 2023 sono state programmate nella provincia di Pisa, più di un terzo delle quali nelle piccole imprese. Per il 50% di esse, un valore in crescita rispetto agli anni passati, le imprese incontrano però difficoltà. È quanto emerge dai dati del Sistema Informativo Excelsior riferiti ai primi dieci mesi dell’anno in corso.
In questo contesto e proseguendo un indirizzo consolidato ormai dai sei anni nell’ottica di offrire un servizio alle aziende, alle famiglie e agli studenti, l’Unione Industriale Pisana e la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, presentano la sesta edizione del progetto “Orientamento in uscita dalle Scuole Medie”, del quale una parte importante è rappresentata dall’opuscolo Scuola-Futuro-Lavoro. Si tratta di uno strumento che, in collaborazione con i principali istituti tecnici e professionali (e relativi dirigenti e docenti responsabili dell’orientamento) della provincia di Pisa, mette a disposizione di studenti e famiglie l’offerta formativa e i dati sulle opportunità di occupazione e carriera in azienda.
La sesta edizione del progetto è stata presentata questo pomeriggio nella sede dell’Unione Industriale Pisana di fronte a una platea di studenti e docenti delle scuole medie e degli istituti tecnici della provincia di Pisa aderenti.
Alla presentazione sono intervenuti Andrea Madonna, presidente UIP, Patrizia Alma Pacini, vicepresidente UIP e delegata per Formazione, Scuola e Università, Valter Tamburini, presidente Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, Alessandra Nardini, assessore regionale all’Istruzione, Maria Antonietta Scognamiglio, in rappresentanza della Provincia di Pisa, Riccardo Buscemi, assessore a Scuola e Servizi Educativi del Comune di Pisa
Tra i motivi del divario tra domanda e offerta di lavoro emerge da diverse indagini la scarsa – e talora stereotipata – informazione, per famiglie e studenti, relativa alle opportunità in termini di formazione e di prospettive offerte dagli istituti tecnici e professionali. Da un’indagine 2022 di AlmaDiploma (associazione di scuole senza scopo di lucro) sulla condizione occupazionale dei diplomati nell’anno 2021, emerge che, dopo un anno, lavora un diplomato su due, sia tra i tecnici (50%) sia tra i professionali (54%). Dopo tre anni si sale rispettivamente al 61 e al 69 %.
Se, da un lato, rispetto alle esigenze del mercato, la ‘classifica’ delle professionalità di più difficile reperimento è guidata da quelle dell’area STEM, come medici e specialisti nelle scienze della vita, fisici e matematici, tecnici della distribuzione commerciale, tecnici nel campo finanziario/assicurativo, informatici e altri tecnici delle telecomunicazioni, dall’altro lato le imprese incontrano ostacoli anche nella ricerca di professionisti dei servizi socio-sanitari e operai e artigiani specializzati come saldatori, addetti alle rifiniture delle costruzioni e artigiani per la lavorazione del legno.
Il Diploma e le Qualifiche professionali e, un gradino più sotto, le lauree rappresentano le principali preferenze delle imprese, mentre significativo, in termini di ‘investimento formativo’ è il ruolo dei percorsi di Istruzione Tecnica Superiore professionalizzante (ITS, adesso ITS Academy). Questi ultimi si caratterizzano tra l’altro per il loro tasso di successo nel garantire una significativa probabilità di trovare occupazione (80/90%) in settori coerenti con gli studi, grazie al loro approccio pratico e alla stretta collaborazione con le aziende locali.
Andrea Madonna, presidente Unione Industriale Pisana
“Siamo arrivati alla sesta edizione del progetto Orientamento in uscita dalle Scuole Medieverso la formazione tecnica e professionale. Un progetto che UIP assieme alla Camera di Commercio sostiene e porta avanti da sei anni, anticipando in qualche modo necessità e bisogni che di fatto stiamo vivendo oggi. L’evoluzione della situazione post pandemica, i mutamenti nella politica economica, la rivoluzione 4.0 e digitale hanno difatti cambiato, in tutti i settori, l’organizzazione produttiva e l’occupazione. In questo contesto è forte il bisogno di riscoprire i “talenti del fare”; competenze e conoscenze oggi maggiormente richieste si acquisiscono e si perfezionano sin dai banchi di scuola, di ogni ordine e grado, e quindi anche negli Istituti dove la formazione tecnica è preponderante. Per il mondo dell’impresa, il legame con gli istituti tecnici è fondamentale, così come la co-progettazione dei percorsi formativi è il fiore all’occhiello. Il grande sforzo che l’Italia sta affrontando anche nell’ambito della formazione ci dimostra quanto sia fondamentale avere ottime basi, per traghettare gli studenti dal mondo della Scuola al mondo del Lavoro con una formazione altamente specializzata, con competenze e conoscenze adeguate ad affrontare le nuove sfide che sono già il presente e non rappresentano solo il futuro”.
Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord- Ovest
“L’obiettivo della sesta edizione del Progetto di Orientamento in uscita dalle Scuole Medie rimane invariato: fornire uno strumento accessibile e intuitivo per guidare le decisioni rispetto alla scelta del percorso di studi. Scegliere, con piena consapevolezza, il percorso formativo da intraprendere è un passaggio critico, poiché queste scelte incideranno sulla direzione delle future carriere professionali. Rivolgendo lo sguardo al 2022, secondo i dati del Sistema Informativo Excelsior, un’indagine ampia e autorevole del Sistema Statistico Nazionale sulle esigenze previste delle imprese, le aziende della provincia di Pisa hanno programmato oltre 32mila assunzioni, delle quali più di un terzo tra le piccole imprese. Il dato (la cui tendenza è peraltro confermata nel corso del 2023) rivela un quadro di opportunità purtroppo offuscato da un crescente divario tra domanda e offerta di lavoro. Guardando alle previsioni dell’indagine per il quinquennio 2023-2027 (su scala nazionale), emerge la richiesta di lavoratori in possesso di formazione terziaria: lauree o diplomi di Istituti Tecnologici Superiori. Chi intraprende questi percorsi ha una significativa probabilità di trovare lavoro e di farlo in settori coerenti con gli studi, grazie a un approccio pratico e a una stretta collaborazione con le aziende locali”.
Patrizia Alma Pacini, vicepresidente Uip e delegata per Formazione, Scuola e Università
“Il progetto di Orientamento in uscita dalle scuole medie è nato sei anni fa e oggi è l’unico in Toscana ad avere una mappatura completa in relazione al territorio. Sono difatti coinvolte tutte le scuole medie e tutti gli istituti tecnici e professionali della provincia di Pisa. L’obiettivo è da sempre quello di voler contribuire a riqualificare questo tipo di istituti e di scuole e di offrire strumenti concreti a famiglie e studenti nella scelta del percorso di studi e delle opportunità che offre il territorio, anche nell’ottica di trattenervi i nostri talenti.
Questi tipi di scuole offrono ottime opportunità lavorative e stretto è il rapporto con le aziende della provincia. Nella brochure che distribuiremo agli studenti uno spazio di rilievo quest’anno è riservato agli Its, il cui ruolo professionalizzante è assai cresciuto e si sta imponendo. Un altro elemento di positivo riscontro, in questi anni, è l’incremento della presenza femminile negli istituti tecnici e professionali, segno che le materie Stem rientrano negli interessi e nelle inclinazioni delle studentesse: questo ci dice che dobbiamo proseguire e insistere con questo tipo di informazione”.
Alessandra Nardini, assessore regionale all’Istruzione
“Come Regione Toscana riteniamo fondamentale l’impegno sull’orientamento, elemento essenziale per combattere abbandono e dispersione scolastica e promuovere il successo formativo. Dobbiamo garantire alle ragazze e ai ragazzi che si trovano davanti ad una scelta importante per il proprio futuro, di poterla fare in maniera pienamente informata e consapevole, accompagnati dalle proprie famiglie e dalla scuola.
Dobbiamo anche riuscire a superare stereotipi e pregiudizi su presunte scuole e percorsi formativi di serie A e di serie B, o adatti per soli maschi o sole femmine. A questo proposito voglio specificare che gli istituti tecnici e professionali non sono scuole di serie B, né precludono la possibilità di proseguire gli studi post diploma.
Voglio inoltre ricordare come sia ancora non paritaria la presenza di studentesse che frequentano percorsi di studio o di formazione inerenti alle cosiddette materie STEM, le discipline scientifico-tecnologiche, che sono invece aree in forte sviluppo. Continuiamo ad assistere ad una segregazione femminile orizzontale che è prima una segregazione formativa e poi si traduce in una segregazione lavorativa, con donne impiegate principalmente solo in alcuni ambiti.
Infine, apprezzo la sottolineatura delle opportunità offerte dagli Istituti Tecnologici Superiori, gli ITS, il segmento di formazione terziaria non universitaria che offre ottime prospettive occupazionali perché consente di acquisire le competenze richieste dal mondo delle imprese,
rappresentando quindi un valido strumento per superare il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro e creare occupazione di qualità. Su questo stiamo investendo moltissimo, quest’anno abbiamo messo in campo l’offerta formativa più ampia di sempre, cofinanziando anche vari percorsi formativi che coinvolgono il nostro territorio provinciale”.
Maria Antonietta Scognamiglio, consigliera provinciale con delega alla Programmazione scolastica
“Come Provincia stiamo lavorando con gli Its e licei per realizzare un orientamento efficace, funzionale, che arrivi con più forza agli studenti per avere più possibilità di scegliere il percorso della loro vita. In questo senso, vitali sono le attività di orientamento e promozione in particolare modo degli Its, centri di formazione professionali che offrono importanti sbocchi lavorativi, data la loro naturale collaborazione con aziende e imprese del territorio. Stiamo parlando però di istituti ancora troppo maschili; pertanto, molto c’è ancora da fare nel fornire stimoli e incentivi affinché giovani ragazze studentesse scelgano con maggiore convinzione, per il loro futuro, la strada degli Its. Sul punto, crediamo che attività di orientamento più aperte, in termini di implementazione, possano ridurre il gap di genere attualmente esistente”.
Riccardo Buscemi, assessore a Scuola e Servizi Educativi del Comune di Pisa
“Con grande pragmatismo dei soggetti promotori (Unione Industriali e Camera di Commercio) parte per il sesto anno il progetto Orientamento “Scuola Futuro Lavoro”: si apre un faro sulle opportunità di lavoro del territorio di cui i nostri giovani spesso non hanno consapevolezza. È un progetto assai utile e di grande valore e concretezza perché finalizzato indirizzarli in scelte di percorsi scolastici utili a sbocchi professionali sicuri. È sicuramente un’iniziativa meritoria che deve proseguire ed essere incoraggiata, perché ha già dato frutti assai positivi”