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5000 esemplari di monete antiche della raccolta del Museo nazionale di San Matteo di Pisa, provenienti dalle medievali zecche di Pisa, Lucca, Siena e Firenze, insieme agli splendidi esemplari di età medicea e lorenese, raccontano oggi in un nuovo allestimento la storia di Pisa, del suo territorio e della regione, dall’antichità all’Ottocento.
Alle monete si aggiunge un cospicuo numero di tessere mercantili e gettoni di età medievale e moderna, oltre che di sigilli e medaglie, arricchita da alcuni importanti ritrovamenti dalla città e dal territorio, tra i quali il tesoro di monete auree medievali rinvenuto negli anni Trenta dello scorso secolo presso le Logge di Banchi di Pisa.
È lo straordinario risultato del progetto “Microcosmi di Storia” presentato e inaugurato il 28 ottobre scorso, predisposto e co-finanziato dalla Direzione regionale musei della Toscana del Ministero della Cultura in collaborazione con la Società Storica Pisana, soggetto coordinatore e proponente, insieme con ISTI e ICCOM del CNR di Pisa e il LabCD dell’Università di Pisa, realizzato grazie al finanziamento del Comune di Pisa e della Fondazione Pisa.
I rappresentanti delle istituzioni hanno illustrato in dettaglio il lungo percorso condiviso mirato al recupero e alla valorizzazione dei materiali raccolti nel monetiere del Museo Nazionale di San Matteo di Pisa. Alla conferenza stampa hanno partecipato Stefano Casciu, Direttore regionale musei della Toscana del MiC, Pierluigi Nieri, direttore del Museo Nazionale di San Matteo, Filippo Bedini, assessore alla cultura del Comune di Pisa, Gabriella Garzella, presidente della Società Storica Pisana e Monica Baldassarri, numismatica curatrice del progetto.
Da oggi il pubblico oltre agli esemplari esposti nelle nuove vetrine potrà ammirare anche particolari e dettagli di oltre mille pezzi grazie alle foto digitalizzate in alta definizione consultabili tramite l’apposito touch-screen affiancato alle nuove vetrine espositive o su dispositivi personali e da remoto sulle piattaforme web del MiC, del CNR, sul nuovo sito web della Società Storica Pisana e su Wikipedia nelle sezioni relative al Museo Nazionale di San Matteo realizzate a cura di SSP e LabCD dell’Università di Pisa.
Il progetto, che si conclude con questo nuovo prezioso allestimento, ha compreso la realizzazione di analisi metallografiche con metodiche non distruttive di pezzi scelti, a cura di Vincenzo Palleschi, CNR-ICCOM di Pisa, oltre che il restauro, il riscontro inventariale, l’aggiornamento della classificazione e della schedatura e la digitalizzazione con foto HD di circa 1000 esemplari tra monete, medaglie, gettoni e tessere mercantili a cura degli specialisti Monica Baldassarri, Luca Lupi, Francesco Pagliani, Mauro Stallone, Chiara Valcepina. Per alcuni pezzi particolarmente significativi sono state effettuate riprese fotografiche che, con l’aiuto di software Open Source, consentono di averne una restituzione con effetto “Reflectance Transformation Imaging” – illuminazione a riflettanza multipla, a cura di Roberto Scopigno, Gianpaolo Palma, Elena Siotto, CNR-ISTI di Pisa.
«La restituzione al pubblico, col nuovo allestimento, della importante collezione numismatica del Museo di San Matteo, conferma la vocazione di questo istituto a rappresentare sotto tutti gli aspetti la storia e l’arte della città di Pisa attraverso i secoli – afferma Stefano Casciu, direttore regionale musei della Toscana. – Non si può conoscere Pisa e la sua storia artistica, soprattutto di ambito medievale, senza avere visitato il San Matteo. Ringraziando quindi tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato, ed in primo luogo il Comune di Pisa e la Fondazione Pisa che lo hanno generosamente sostenuto, auspico che il sistema culturale e museale della città sia sempre più connesso ed attivo in modo unitario per moltiplicare le occasioni di conoscenza e di valorizzazione dello strepitoso patrimonio culturale di Pisa».
«Il culmine del progetto “Microcosmi di storia” – spiega Pier Luigi Nieri, direttore del Museo di San Matteo – è l’esposizione di una serie rappresentativa di monete che fanno parte del ricchissimo monetiere del Museo. Esposto fino al 1970, il monetiere era poi stato ritirato nei depositi, dove le monete sono rimaste fino ad oggi. Era urgente quindi ritrovare il modo per poter riproporre la visibilità di questo tesoro inestimabile. Le monete sono costituite da donazioni fondi, i più importanti sono i fondi Franceschi e Supino, che sono esposti in una rappresentanza. Pensiamo infatti che in tutto le monete sono più di 10mila. L’esposizione permanente comprende due vetrine, una con esemplari rappresentativi dei due fondi e l’altra con le monete del ritrovamento detto “Tesoro delle Logge dei Banchi”, che ha una storia particolarissima, perché è stato rinvenuto nel 1930, durante il lavori di scavo per la realizzazione dei bagni pubblici. È un tesoro composto interamente di monete d’oro, bellissimo da vedere. Questa esposizione rappresentativa della ricchezza della città di Pisa, va a incrementare le collezioni esposte nel San Matteo, aumentandone l’offerta culturale. Da oggi in poi saranno visibili, insieme a un touch screen accanto alle vetrine, dove si trovano ulteriori informazioni e immagini ingrandite per avere piena contezza del loro rilievo».
«E’ la restituzione di un patrimonio importantissimo della città di Pisa – dichiara l’assessore alla cultura del Comune di Pisa Filippo Bedini – che finalmente ritorna alla fruibilità del pubblico pisano, degli studiosi e appassionati. Un patrimonio che, come dice il titolo “Microcosmi di storia”, racconta la storia della nostra città dall’antichità all’800, attraverso queste opere d’arte in miniatura, oggetti che, come un libro per immagini, raccontano la storia che ha visto Pisa brillare in tutto il Mediterraneo. Grazie anche al contributo dell’Amministrazione Comunale, oltre alla nuova archiviazione e catalogazione, alcune monete sono state ricostruire in 3D, e questo è importante per i ragazzi delle scuole, che rimangono sempre molto affascinati da questo tipo di oggetti. Quindi una bellissima notizia per Pisa, che può finalmente tornare a godere di questo patrimonio della comunità cittadina per troppo tempo rimasto “chiuso”, un patrimonio che può richiamare da tutto il mondo turisti interessati all’arte, alla storia e alla numismatica, arricchendo un museo meraviglioso come quello del San Matteo».
Per illustrare la nuova esposizione e il sistema informativo digitale ad essa affiancato sono previste due visite guidate gratuite sabato 4, alle ore 16:00, e domenica 5 novembre, alle ore 11:00, in occasione dell’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito nei musei e nei luoghi della cultura statali.