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All’interno della cornice della San Rossore Academy e con il caloroso benvenuto del Dottor Di Mitri che ha aperto i lavori al via il primo incontro di una serie programmata con FIMMG Toscana (FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI DI MEDICINA GENERALE) per la creazione di una rete tra territorio e ospedale per la presa in carico delle persone con neuropatia diabetica dolorosa (PNDD).
“La neuropatia diabetica dolorosa ha una prevalenza pari al 7.5% all’esordio del diabete e pari al 50% dopo 25 anni dalla diagnosi di diabete” questo il peso di questa comorbidità con cui il Prof. Piaggesi, Direttore della Sezione dipartimentale Piede diabetico AOU Pisana, ha introdotto il suo intervento. “In Toscana – continua il Prof Piaggesi – in base ai dati disponibili e alla cascata epidemiologica, le persone che convivono con la forma dolorosa di questa complicanza si attestano intorno alle 30.000”, numeri che impongono delle azioni per una condizione clinica ancora spesso tardivamente riconosciuta e che fino a poco tempo fa rappresentava senza dubbio un bisogno clinico non corrisposto”. Le terapie farmacologiche sintomatiche (Standard of care, SoC) per la PNDD, anche da studi recenti, sono efficaci, infatti, solo nel 54% dei casi (1).
“La terapia di cui stiamo parlando oggi è la neurostimolazione spinale ad alta frequenza, una modalità di stimolazione che la persona non percepisce, è silente – questo è già un grandissimo vantaggio. Lo studio che ha dimostrato l’efficacia di questa terapia nelle persone con PNDD rispetto allo SoC ha guidato i nostri passi e le nostre decisioni, perché mostra in maniera molto importante la differenza tra l’utilizzo della terapia medica e l’utilizzo della stimolazione ad alta frequenza e questo già da solo ci fa capire l’importanza di utilizzare in maniera precoce questa terapia. La precocità è qualcosa di importante perché queste persone attraversano decenni di dolore che influisce sulla qualità di vita in maniera molto importante” – commenta il Dr. De Carolis, Dirigente Anestesia e Terapia del dolore AOU Pisana(2).
Il riconoscimento dell’alto valore terapeutico aggiunto di questa terapia e la volontà della regione Toscana di rendere tale opzione disponibile per i propri assistiti ha portato, attraverso un lavoro multidisciplinare che ha visto coinvolti diabetologi, algologi e farmacisti, ad identificare il percorso di presa in carico all’interno di una cornice di Value Based Procurement – alla cui realizzazione ha contribuito in prima linea la Dott.ssa Mamone, Direttore U.O.C. Farmaceutica Gestione Dispositivi Medici, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana dichiarando che “questo approccio di condivisione pubblico-privato permetterà future valutazioni per l’ampiamento di tale percorso in termini di fabbisogni, grazie all’analisi nel tempo della sostenibilità come costi sostenuti per la Salute acquistata vs costi risparmiati”.
“Come Theras siamo felici del percorso che abbiamo svolto con ESTAR, grazie alla disponibilità ed alla competenza della AOU Pisana. Siamo stati guidati dal desiderio di stabilire un dialogo virtuoso e innovativo con il Sistema Sanitario Regionale, attraverso un confronto al servizio delle sue eccellenze cliniche e del bisogno di salute del territorio e soprattutto delle persone affette da polineuropatia diabetica dolorosa. In questo quadro siamo convinti che un ruolo determinante lo giochino i medici di medicina generale e la loro capacità di essere ‘prima linea’ nella presa in carico del paziente, nel suo corretto instradamento verso percorsi diagnostici ed assistenziali appropriati e – in definitiva – di rivelarsi alleati dello specialista ospedaliero. Occasioni di confronto come questa servono a rinsaldare sempre di più questo dialogo tra ospedale e territorio” – commenta Alberto Gabbrini, Business Unit Manager di Theras Lifetech.
“Sarebbe non etico non proporre questa terapia” afferma il Dr Periti, FIMMG Toscana che insieme alla Dott.ssa Luciani, FIMMG Toscana, ha ricordato “quanto invalidante la PNDD sia sulla qualità di vita e quanto questa sintomatologia renda anche la stessa gestione del diabete più complessa”.
FIMMG Toscana insieme agli specialisti diabetologi e algologi per una presa in carico più precoce, multidisciplinare e più efficace. Nella speranza concreta che oggi la neuropatia diabetica dolorosa non sia più orfana di soluzioni terapeutiche.