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Collegamento in differita Pisa Lampedusa nell’ambito di Tracce, la rassegna dell’Università di Pisa per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione

In calendario sino al 27 ottobre seminari, tavole rotonde, presentazioni di libri e proiezioni. Il 3 ottobre collegamento con alcune ricercatrici dell’Ateneo in differita da Lampedusa
Un collegamento in differita fra Pisa e Lampedusa nel pomeriggio del 3 ottobre nell’ambito della rassegna Tracce con cui l’Università di Pisa celebra la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. Dopo l’inaugurazione del 2 ottobre, i lavori nell’Aula Magna Nuova del Palazzo “La Sapienza” (via Curtatone e Montanara 16) continuano il 3 ottobre con un ricco palinsesto che prevede alle 16,30 la proiezione del documentario biografico “il signore di Mogadiscio” alla presenza del regista Zakaria Mohamed Ali, e quindi un collegamento in differita con Lampedusa con le ricercatrici Francesca Di Pasquale e Francesca Anichini dell’Università di Pisa e Giorgia Mirto della Columbia University al momento impegnate sull’isola. Conclude la giornata alle 21 al Cinema Arsenale (Vicolo Scaramucci 2) la proiezione del film “Europa” del regista italo-iracheno Haider Rashid.

Il ricco programma di eventi continua siano al 27 ottobre fra seminari, tavole rotonde, presentazioni di libri e video. Il filo conduttore sono le molteplici “tracce” che raccontano le migrazioni: su terra e acqua, su corpi e menti, su carta e video, visibili e invisibili, molecolari e digitali.

“Sono emerse tantissime competenze in Ateneo per raccontare il fenomeno migratorio – spiega la professoressa Enza Pellecchia, Prorettrice per la coesione della comunità universitaria e coordinatrice delle iniziative – si va dall’area giuridica e del diritto internazionale a settori meno consueti, che danno conto delle tracce invisibili, come l’informatica che racconta le tracce digitali dei flussi, oppure lo studio del genoma umano che descrive i grandi gli spostamenti di popolazioni in epoche passate, sino alle tracce sui corpi dove al centro c’è la salute dei migranti ma anche delle nostre comunità. Ultimo ma non ultimo le tracce materiali, gli oggetti perduti, abbandonati e trasportati dai migranti in un viaggio fra archeologia contemporanea e archeologia”.

La rassegna “Tracce” ha il patrocinio della Rete delle Università per la Pace ed è realizzata dall’Università di Pisa, in particolare dal Centro Interdisciplinare “Scienze per la Pace”, il Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC), i Dipartimenti di Biologia, Civiltà e Forme del Sapere, Giurisprudenza, Informatica, Ricerca traslazionale e nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia, Scienze politiche, con la collaborazione del Cineclub Arsenale.