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Sangue, a Ponsacco nasce gruppo donatori SoGeSi con accordo Avis

Portare la cultura della donazione del sangue direttamente in azienda, favorendo la proliferazione di un gesto solidale e cruciale per il sistema sanitario. È quello che succede alla SoGeSi di Ponsacco, tramite un accordo con l’Avis locale, dove l’impresa – che si occupa di gestione servizi integrati di Lavanolo e sterilizzazione per la sanità pubblica, privata e per l’industria – possiede uno stabilimento. Siglato recentemente, il protocollo che certifica l’accordo si è già tradotto in una decina di di nuove iscrizioni ad Avis e nell’interessamento attivo da parte di molti altri dipendenti. Ora i dipendenti SoGeSi interessati a diventare donatori potranno quindi recarsi al centro di raccolta, a piccoli gruppi, anche per favorire una migliore programmazione delle donazioni.

“Una dinamica – spiega Annalisa Lucia, presidente di Avis Ponsacco – che si colloca certamente in controtendenza rispetto all’orizzonte più diffuso a livello nazionale, quello che vede spesso i lavoratori dover ricorrere ai loro giorni festivi per donare, a causa di un certo ostracismo delle aziende rispetto ad un permesso sancito dalla legge. Ecco perché la sensibilità rispetto al tema mostrata dalla SoGeSi diventa ancora più importante: ci auguriamo che possa ispirare altre imprese, perché la donazione di sangue non è un orpello, ma un fatto di civiltà e salute pubblica”.

Su richiesta di Susanna Paciosi, direttore del personale SoGeSi, la stessa presidente, insieme alla segretaria di Avis Ponsacco Lisa Iacoponi, si è recata nei giorni scorsi in azienda per predisporre uno stand informativo: “Sono passati da noi molti lavoratori e lavoratrici – ricorda – specialmente nella fascia del cambio turno. Alla SoGeSi sono circa un centinaio e contiamo di intercettare ulteriori adesioni, grazie alla disponibilità dell’Azienda”. 

“Un’iniziativa – commenta Claudia Firenze, presidente Avis Toscana – che si presta a diventare un precedente positivo. Speriamo davvero che possa innescare un meccanismo di emulazione virtuosa da parte dei colleghi di altre aziende, perché accrescere la consapevolezza sulla donazione di sangue agendo direttamente all’interno di questi contesti risulta certamente più incisivo”. 

“L’iniziativa partita da Perugia – conclude Giovanni Nardi Schultze, rappresentante SoGeSi – sarà replicata anche in altri siti sul territorio nazionale: stiamo infatti organizzando ulteriori momenti di condivisione, con l’obiettivo di allargare la base dei nostri donatori. è un gesto di rispetto verso il prossimo e di solidarietà, che SoGeSi ha sempre incoraggiato e supportato. Siamo certi che, con i protocolli che stiamo sottoscrivendo, conoscerà un importante incremento anche nell’interesse generale dei territori in cui operiamo”