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Aoup aderisce alla “Carta della qualità e sicurezza delle cure”

La Giornata mondiale della sicurezza del paziente promossa dall’Oms-Organizzazione mondiale della sanità che si celebra il 17 settembre – che ha come tema chiave il coinvolgimento attivo dei pazienti, dei familiari e delle comunità nella sicurezza dell’assistenza (Engaging Patient for Patient Safety) – è l’occasione per rendere noto che l’Aoup, insieme ad oltre 50 aziende socio-sanitarie italiane ha aderito alla “Carta della qualità e sicurezza delle cure” promossa da Fiaso-Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere con CittadinanzAttiva nello scorso mese di aprile.

Dieci punti chiave e quarantasette azioni concrete per migliorare la qualità e la sicurezza delle cure in ospedale con impegni che coinvolgono le aziende socio-sanitarie, i cittadini e le istituzioni.

La Carta è stata diffusa in occasione della Giornata mondiale del lavaggio delle mani ed è stata realizzata con il contributo di rappresentanti delle istituzioni, dei professionisti sanitari, delle società scientifiche, delle associazioni di pazienti. Il grande tema che ne ha ispirato il lavoro è relativo al rischio infettivo correlato all’assistenza sanitaria e alla diffusione dell’antimicrobico resistenza, due fenomeni che, per numeri e conseguenze, possono avere un impatto grave sulla salute dei cittadini e sulla sostenibilità anche economica dei servizi sanitari. Secondo l’ultimo rapporto dell’OMS Global report on infection prevention and control, ogni 100 pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere, ben 7 nei Paesi ad alto reddito e 15 in quelli a basso e medio reddito contraggono un’infezione. Uno su dieci va incontro al decesso. Il 70% di questi, dice l’Oms, potrebbe essere evitato attraverso una maggiore prevenzione, formazione del personale per l’implementazione dei protocolli di sicurezza e una migliore igiene negli ambienti ospedalieri.

Fra le azioni concrete previste dalla Carta, eccone alcune: le aziende rendono evidenti e accessibili sui propri siti istituzionali informazioni inerenti le misure adottate per la prevenzione e la gestione delle infezioni correlate all’assistenza (ICA), individuano in maniera chiara le figure di riferimento definendo responsabilità, compiti e funzioni e promuovendo il lavoro in team per la prevenzione delle infezioni e la gestione del rischio clinico, promuovono la collaborazione con associazioni civiche e di pazienti all’interno dei Comitati infezioni ospedaliere; i cittadini si impegnano a rispettare il decoro degli ambienti e utilizzare con cura i servizi offerti, e a prestare attenzione ai percorsi e ai divieti di ingresso in ambienti dedicati ai professionisti e asettici, seguono tutte le indicazioni ricevute dai professionisti (ad esempio, preparazione prima di un intervento, esame o prestazione, aderenza alle terapie) e adottano comportamenti responsabili, al fine di contribuire alla propria e altrui sicurezza.

“Su questo fronte – dichiara la direttrice generale dell’Aoup Silvia Briani – non è possibile arretrare, anzi, la parola d’ordine è impegnarsi sempre di più nella lotta alle infezioni. Ben venga quindi la Carta, che è un aiuto concreto e prezioso per i professionisti sanitari nel garantire sicurezza e qualità alle cure”.

“Mi preme ricordare – conclude Daniela Puccini, coordinatrice di CittadinanzAttiva Tribunale per i diritti del malato di Pisa – i 10 punti chiave della Carta : maggiore trasparenza; umanizzazione e informazione; responsabilità chiare; risorse; sorveglianza e controllo delle infezioni e dell’antimicrobico resistenza; procedure di igiene, sterilizzazione e sanificazione; motivazione, consapevolezza, comportamenti responsabili; organizzazione a prova di sicurezza e qualità; partecipazione: informazioni e confronto”.

Per maggiori informazioni sul progetto visita i siti web di Fiaso e di Cittadinanzattiva.