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La Città Ecologica presenta sei osservazioni al piano di recupero della caserma Artale adottato dalla Giunta

La Città ecologica ha presentato 6 osservazioni al Piano di Recupero (PdR) della ex Caserma Artal presentato dalla Proprietà, ed adottato dalla Giunta con deliberazione n. 158 del 22/06/2023.
Esse sono state già inviate anche agli assessori ed ai consiglieri comunali.
Rimanendo per ora al solo al tema della mobilità, La Città ecologica ritiene che il PdR produrrebbe un notevole incremento del traffico automobilistico che tutti dicono, a parole, di voler disincentivare. Ciò sarebbe in particolare prodotto dalla realizzazione del parcheggio multipiano (4 piani) per 57 posti auto su via Nicola Pisano, nonché dagli altri parcheggi pubblici sparsi nell’area libera interna fine a raggiungere complessivamente una ottantina di posti auto.
Questi parcheggi pubblici, in assenza dell’estensione della ZTL fino all’inizio di via Roma, avrebbero il solo effetto di incentivare cittadini e turisti ad arrivare in auto fino a pochi passi dal Santa Chiara e dal Duomo.
La città ecologica ritiene inoltre che sia giunto il momento di capovolgere il tradizionale vecchio metodo di fare “Urbanistica” per il quale prima si fanno le scelte sulle volumetrie e sulle destinazioni e poi si cerca di mettere un rimedio ai danni che le scelte “urbanistiche” fanno alla mobilità urbana e quindi alla fin fine alla salute dei cittadini ed a quella del pianeta.
È giunto il momento di fare urbanistica partendo dalle scelte per una mobilità ecologica e da esse far discendere le scelte “urbanistiche”.
La Città ecologica ritiene che il Piano di Recupero debba partire da un ripensamento della mobilità in tutto il quartiere con il suo completo inserimento in ZTL a partire dall’inizio di via Roma.
Fatto questo si potrà facilmente verificare, dati alla mano, se effettivamente mancano posti auto per i residenti dentro la nuova ZTL, dopo aver messo anche mano al regolamento per il rilascio dei permessi di accesso alle ZTL che oggi è troppo permissivo per non residenti penalizzando così i residenti.
Solo a quel punto si potrà parlare di eventuali nuovi parcheggi per i soli residenti.
La Città ecologica ritiene che si debba cominciare a cambiare altre abitudini consolidate in “Urbanistica”: le aree a parcheggi pubblici di standard previsti dalla normativa non è scritto da nessuna parte che debbano essere per le auto e che per pura concessione si preveda poi, come in questo caso, qualche rastrelliera per bici qua e là. Riteniamo che se si vuol veramente cambiare la mobilità bisogna iniziare a destinare una parte significativa delle aree a parcheggi pubblici di standard a parcheggi sicuri per bici e monopattini elettrici.
Riteniamo necessario che si cominci ad applicare questo nuovo criterio a partire da questo Piano di Recupero e quindi destinare il 30% delle aree a parcheggi pubblici di standard per realizzare una prima velostazione cittadina.
Le Osservazioni hanno evidenziato molti altri punti critici e profili di illegittimità nel PdR che illustreremo in un successivo comunicato stampa