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Domenica 13 gennaio, alle ore 17, per la rassegna “Domenica a teatro”, va in scena alla Città del teatro e della cultura di Cascina “La gazza ladra” di Francesco Niccolini, spettacolo di filastrocche suoni, ombre, oggetti, magie e qualche stupidaggine ispirato alle musiche di Gioacchino Rossini.
Le gazze rubano, si sa. Ma rubano a fin di bene. Devono costruire dei nidi forti e sicuri, per salvare i loro piccoli. Rubano oggetti luccicanti e molto altro, perché sono animali intelligenti, non hanno paura di nulla, nemmeno dell’uomo, nemmeno del diluvio universale: la gazza ladra fu l’unico animale che invece di ripararsi dentro l’Arca di Noè volò sopra l’Arca, e le portò fortuna. Da allora tutte le case su cui si posano le gazze, si dice che sono case fortunate: lì, i bambini crescono felici. Ma la cosa più bella della gazza ladra è il suo nome scientifico, sembra un gioco di parole: Pica Pica. A causa di questo nome la protagonista di questa storia si chiama Pico Pico, ed è una gazza buffa, allegra, un po’ stortignaccola e spelacchiata, ma molto simpatica. Se Gioacchino Rossini fosse stato bambino ai nostri giorni, in un mondo brutto e sporco e cattivo, non abbiamo dubbi: avrebbe affidato al suo amico Pico Pico la salvezza del mondo. E non abbiamo dubbio nemmeno che Pico Pico avrebbe coinvolto un esercito di ragazzini in questa opera di salvezza, perché solo i bambini – si sa – possono salvare il mondo. Perché salvarlo è un’impresa molto impegnativa, e tutto sulle spalle di una sola gazza non può stare. Per questo un vecchietto misterioso, forse un nonno o forse un mago, si rivolge a un bambino, un po’ triste e forse malato, che vive in una città più triste e malata di lui. Prima gli restituisce il sorriso, poi gli regala una gazza, ladra e magica. Quando arriverà il nuovo diluvio universale (perché prima o poi un altro diluvio universale ci sarà…), bisognerà mettere in salvo un sacco di cose importanti: gli animali, i bambini, poi la bellezza e la musica. Pico Pico e il piccolo Gioacchino si butteranno nella grande impresa, fatta di colori, note, giochi di parole, rumori, e il bene prezioso che fonda la vita sul pianeta: la diversità. Perché si sa, nell’universo, non ci sono nemmeno due gocce d’acqua che sono uguali…
Dai 5 anni