Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Il 6 settembre è previsto il nuovo tavolo interistituzionale a Roma tra Comune e Provincia di Pisa, Regione Toscana, Ente Parco, Arma dei Carabinieri e Ministero della Difesa.
Contemporaneamente è in discussione il nuovo piano integrato del Parco di San Rossore, sul quale il “Non detto” grande come un elefante è proprio il destino della nuova Base militare finanziata con 190 milioni di euro dai fondi sociali.
Il Presidente dell’Ente Parco Bani dichiara che “Nessuna nuova volumetria” è prevista nel nuovo Piano del Parco, ma soltanto “riorganizzazione e riutilizzo” di quelle già esistenti. Già un anno fa Bani era stato molto più esplicito riguardo alla possibilità di utilizzare l’area del CISAM per il nuovo progetto militare, dichiarazioni condite con la solita dose di greenwashing sul riutilizzo green(SIC!) delle caserme inutilizzate dentro l’area, aprendo la possibilità ad altri abbattimenti di alberi.
(Qui il nostro comunicato a riguardo-> Bani: presidente ente parco o appaltatore di aree naturali ad uso militare? Dimissioni! https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2792037930931800&id=1693135774155360)
Il PD Pisano per voce dell’ex Sindaco Filippeschi si ritinge di verde a difesa del Parco e dei previsti appalti delle aree contigue del Parco ai Comuni, ma con quale faccia tosta dopo aver dato il placet al potenziamento della Base di Camp Darby e il conseguente abbattimento di 1000 alberi per l’allargamento del canale dei Navicelli commissionato direttamente dalla NATO?
Il Partito Democratico si conferma quello di sempre, a maggior ragione nelle apparenti “spaccature” interne: un comitato di cordate d’affaristi, anche e soprattutto per l’industria bellica nel nostro territorio.
La posta in gioco con il nuovo piano del Parco non è sicuramente quello della sua tutela, bensì quella della messa in appalto per interessi speculativi di alcune sue aree. Adesso che il sistema d’affari cittadino è gestito dalla destra fascio-leghista di Conti, il PD corre ai ripari, piangendo sul sistema che ha creato in decenni di gestione affaristica e speculativa del territorio.
L’unico piano utile per il parco è quello della fine della sua gestione affaristica di questa classe politica, della sua totale smilitarizzazione per una rinaturalizzazione a partire dal no alla nuova base militare né a Coltano, né altrove e dallo smantellamento della Base di Camp Darby e del Cisam.