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Ponsacco: “L’officina di via dell’Arco”, al via la terza edizione

Una piccola strada tra le rughe del centro di Ponsacco diventa
palcoscenico della terza edizione del festival “L’officina di via
dell’Arco”. Una rassegna di spettacoli teatrali per bambini e adulti, a
dimensione e in armonia con il luogo in cui si trova, via dell’Arco,
appunto. Si comincia venerdì 16 giugno alle 21.30 con il “Carillon di
fiabe” di e con Filippo Mugnai e Piero Cherici della Compagnia Diesis
Teatrango per poi proseguire con “I racconti del Frisore” venerdì 23
giugno alle 21.30 uno spettacolo di e con Paolo Nuti della Compagnia
ViviTeatro. Gli ultimi due appuntamenti sono firmati dalla Compagnia
Semi Volanti per la regia di Eva Malacarne. Venerdì 16 luglio, sempre
alle 21.30, ci sarà “Palanca & il re” mentre l’ultimo titolo in
programma è “In onda” venerdì 28 luglio alle 21.30 quando in scena ci
saranno gli allievi della scuola di Teatro Semi Volanti.
«Un programma – commenta Eva Malacarne della Semi Volanti – composto da
nuove produzioni o nuovi arrangiamenti. Gli spettacoli sono pensati per
parlare a tutti attraverso un linguaggio semplice, leggero, divertente
anche quando gli argomenti sono seri e complessi. Perché questa
location? Per portare il teatro fuori dal teatro e farlo conoscere a chi
mai entrerebbe in una sala. Crediamo fortemente che il teatro sia
espressione di una comunità, un luogo di inclusione e non un’arte
destinata a una élite, come qualcuno ancora crede».
Gli spettacoli invaderanno il centro storico, via dell’Arco sarà la
quinta mentre gli spettatori saranno su Corso Matteotti. Una rassegna
che vede il contributo del Comune di Ponsacco e di Confcommercio
Provincia di Pisa.
«Vedere il centro animarsi di arte e di spettacoli – commenta
l’assessora alla cultura Stefania Macchi – ci riempie di orgoglio. Il
teatro è un linguaggio universale, uno strumento utilizzato da sempre
per incarnare emozioni, sentimenti, storie e valori. Avere sul
territorio questa vivacità culturale è un grande valore aggiunto per
l’intera comunità. L’invito è alle famiglie, ai genitori, ai bambini. In
via dell’Arco ci sono storie che riguardano tutti noi, che ci parlano e
che consegnano dei messaggi a chi ha voglia di ascoltare».