Physical Address

304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124

Politiche culturali e il ruolo del Comune: le proposte del candidato Giulio Laforenza

“La Pisa che vogliamo deve rimettere al centro la Cultura”. A dichiararlo è Giulio Laforenza, ingegnere di 43 anni, vicepresidente della Società Filarmonica Pisana e candidato al Consiglio comunale per la lista civica “La città delle Persone – con Paolo Martinelli Sindaco”. “La Cultura – prosegue Laforenza – è troppo spesso considerata secondaria o un mero costo, così si stanziano risorse insufficienti e si fanno programmazioni inadueguate. Dobbiamo potenziare gli uffici comunali dedicati, così da investire sulla progettazione di lungo termine e sulla partecipazione ai bandi regionali, nazionali ed europei, in collaborazione con gli operatori e le associazioni del settore.

Vogliamo promuovere la cultura diffusa nei quartieri, con l’istituzione delle ‘case di quartiere’, veri e propri laboratori al servizio del cittadino, e con il progetto ‘Pisa Scuola Aperta’, mediante l’apertura degli istituti scolastici anche in orario extra scolastico, coinvolgendo nella programmazione delle attività le tante associazioni che, spinte spesso dall’energia e dalla passione di volontari, operano sul nostro territorio arricchendolo. Proponiamo inoltre di integrare l’offerta culturale a quella turistica mediante una Card unica, di realizzare davvero un percorso museale cittadino e di sfruttare al meglio per l’offerta culturale i tanti spazi pubblici male utilizzati.

Il Comune non deve limitarsi ad accettare o rifiutare le proposte dal terzo settore, ma deve farsi parte attiva nella costruzione della proposta per la città, agevolare l’interconnessione e il dialogo continuo con e tra le tante realtà che operano nel settore cultura. Deve essere la cabina di regia dell’offerta culturale cittadina, mantenendo un dialogo continuo con tutte le realtà operanti sul territorio e supportandole adeguatamente nella loro attività. Questo comporta che si provveda preliminarmente a costruire una vera e propria “anagrafe delle associazioni sul territorio comunali” e che con ognuna di essa si lavori per codificare un calendario continuo di eventi e servizi per i cittadini (co-progettazione.

La sinergia tra Comune e Terzo settore, se opportunamente incanalata può dar vita a progetti di grande importanza sociale. Per fare un esempio, come Società Filarmonica Pisana abbiamo proposto all’attuale amministrazione un progetto “Junior Band”, supportato da otto associazioni no profit, nel quale decine di bambini delle scuole elementari e medie di Pisa hanno avuto la possibilità di avvicinarsi ad uno strumento a fiato o a percussione, messogli a disposizione in comodato d’uso gratuito, e di partecipare a corsi musicali a costi estremamente contenuti. Tale progetto ha contribuito a stimolare la curiosità e la creatività dei ragazzi in un contesto di collaborazione e socialità, potenziare e sviluppare le loro stesse capacità espressive, e a valorizzare gli istituti scolastici coinvolti e i quartieri in cui tali istituti si trovano. Questo è solo un esempio di come il Comune e il Terzo settore possono operare insieme al servizio della città.

Per quanto riguarda gli eventi, dobbiamo essere in grado di pensarli e progettarli con mesi di anticipo, con una programmazione triennale per dare stabilità a operatori ed enti del settore, di pubblicizzarli adeguatamente anche nei circuiti internazionali, in modo da attrarre e trattenere in città turisti da tutto il mondo non solo per Piazza dei Miracoli. Da una parte portare, in centro come nelle periferie, l’eccellenza e la qualità, dall’altra dare visibilità agli artisti emergenti o ai non professionisti”