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Il progetto è stato realizzato nell’ambito del Laboratorio Mappa del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa
Il 21 aprile, alle ore 10:30, presso la Gipsoteca di Arte Antica dell’Università di Pisa, in piazza San Paolo all’Orto, verrà presentato MAGOH, il nuovo applicativo di gestione dei dati archeologici del nord della Toscana. Il portale è frutto del lavoro biennale dell’omonimo progetto (MAGOH: Managing Archaeological data for a sustainable GOvernance of the Heritage), finanziato da Regione Toscana (nell’ambito del “POR FSE 2014-2020 Asse A – Occupazione, assegni di ricerca in ambito culturale, 2018), dall’Università di Pisa e dal Ministero della Cultura.
Il progetto, coordinato dalla professoressa Maria Letizia Gualandi con la collaborazione del professor Gabriele Gattiglia e della dr. Francesca Anichini, è stato realizzato nell’ambito del “Laboratorio MAPPA – Metodologie digitali APPlicate all’Archeologia” del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere e ha visto la stretta collaborazione di un team di giovani ricercatori e studenti con i funzionari di due Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, rispettivamente per le province di Pisa e Livorno e per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, e dell’Istituto Centrale Archeologia del MIC.
Obiettivo del progetto era la digitalizzazione e la messa a sistema delle informazioni contenute nell’enorme mole di documenti archeologici conservati negli archivi delle Soprintendenze. Attraverso un innovativo applicativo web, tutti questi legacy data sono stati acquisiti, sistematizzati e resi disponibili in rete.
MAGOH risponde così alle esigenze dei funzionari di Soprintendenza, agevolandone e velocizzandone il lavoro di gestione della documentazione che quotidianamente ricevono e utilizzano, fornendo loro uno strumento che, quotidianamente aggiornato, facilita le azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico. MAGOH è inoltre pensato per favorire e semplificare il lavoro dei tanti archeologi e delle tante archeologhe professioniste impegnate nelle attività di progettazione, consulenza, pianificazione territoriale che lavorano in Toscana, permettendo loro di accedere a un quadro completo delle informazioni di archivio oggi disponibili. Infine, MAGOH è progettato anche come strumento di studio e ricerca, integrando su un’unica piattaforma i dati di un territorio tanto ricco di evidenze archeologiche come è quello toscano.
Le informazioni messe a disposizione da MAGOH coprono ben 87 comuni tra le province di Firenze, Pisa, Prato e Pistoia, su un territorio di oltre 7.200 Kmq, censendo oltre 7.900 interventi e 20.000 resti archeologici.
La giornata del 21 aprile sarà l’occasione per svelare le funzionalità del sistema e i tanti strumenti che MAGOH mette a disposizione degli utenti.
Con l’applicativo MAGOH, l’Università di Pisa consolida ancora di più il rapporto di grande collaborazione attivato negli anni con il Ministero della Cultura, mettendo l’innovazione e l’eccellenza della propria ricerca a servizio della tutela e valorizzazione dello straordinario patrimonio archeologico del nostro Paese e promuovendone la conoscenza attraverso l’accesso aperto.