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Sono sei i ragazzi cascinesi che potranno vivere un’esperienza toccante, quella del pellegrinaggio ai campi di concentramento e di sterminio nazisti promosso ed organizzato dall’ANED (visita a Dachau, Ebensee, Gusen, Harteim, Mauthausen). Tre di questi lo faranno attraverso il concorso sul tema “Le leggi razziali, la Costituzione, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, indetto dal Comitato provinciale ANPI di Pisa e riservato alle terze classi delle Scuole Secondarie di primo grado. Da parte sua, il Comune di Cascina ha deciso di finanziare ulteriori tre borse di studio, una per ogni istituto comprensivo, che si vanno ad aggiungere a quelli di Anpi per poter partecipare al pellegrinaggio.
“Siamo soddisfatti di aver contribuito a questo percorso – ha sottolineato il sindaco Michelangelo Betti –. Il valore e la tutela della memoria servono per andare a comporre un pezzo di formazione dei ragazzi e l’identità culturale di una comunità. Quando si parla di scuola, viene utilizzato il termine ‘gita’ nelle sue varie declinazioni, ma in questo caso il termine più consono e congruo è pellegrinaggio, perché il tipo di esperienza che si apprestano a vivere i ragazzi è proprio quello di un pellegrinaggio, non religioso ma civile, e che in termini di costituzione dell’identità culturale della comunità rappresenta un elemento importante. Un’esperienza per pochi ma che avrà una ricaduta ben maggiore. Da quando ci siamo insediati, è il primo anno in cui possiamo promuovere questa iniziativa e Cascina ha voluto esserci. Ringrazio Aned, Anpi e le dirigenti scolastiche per aver lavorato tutti insieme a questo obiettivo”. Un fatto rimarcato anche dall’assessore all’istruzione Claudio Loconsole. “Siamo la dimostrazione che siamo una comunità educante che funziona – ha aggiunto –: scuole, amministrazione e associazioni hanno lavorato insieme per i ragazzi e questo deve essere l’obiettivo principale di tutti i nostri progetti. Come amministrazione abbiamo voluto finanziare tre borse e riprendere, dopo il Covid, questa pratica a partire da quest’anno scolastico. Questo è un evento da vivere a una determinata età e l’ideale sarebbe poter aprire l’esperienza a tutti i ragazzi. Anche così, però, siamo certi che chi effettuerà il pellegrinaggio saprà restituire ai compagni e ai familiari le emozioni di questa esperienza”.
“La nostra associazione promuove questi pellegrinaggi per l’area di Pisa, Livorno e Lucca – ha aggiunto Laura Geloni, presidente di Aned –, rivolti a ragazzi di terza media e prima superiore per la sensibilità che dimostrano verso questo tema. Non è una classica gita scolastica e si svolge dal 4 all’8 maggio, in occasione della liberazione dell’ultimo campo di sterminio nazista, quello di Mauthausen. Saremo lì da tutta Europa, oltre 20.000 persone, rinnovando il giuramento di Mauthausen scritto da coloro che riuscirono a sopravvivere a quel campo, che mantiene alta l’allerta su fascismo e nazismo. Ringrazio l’amministrazione comunale che ci assiste e l’Anpi che contribuisce con le borse di studio”.
“L’Anpi ha al primo punto della sua missione la Memoria – ha aggiunto Bruno Possenti, presidente provinciale dell’Anpi –. Il ricordo riguarda infatti la sfera affettiva, ma la memoria significa ripensare al passato per capire e attualizzarlo nel presente. Questo è un pellegrinaggio laico in luoghi carichi di sacralità e da anni l’Anpi si è messa in moto per finanziare alcune borse di studio per sostenere i costi di questo pellegrinaggio, con un percorso che coinvolge le scuole con lavori in classe. Per chi vi partecipa, sarà un’esperienza che resterà per tutta la vita e potrà raccontarla a parenti, amici e compagni di scuola. La sezione Anpi di Cascina ha fatto un gran lavoro e ha trovato terreno fertile con questa amministrazione”.
Degli 11 ragazzi finanziati dall’Anpi in tutta la provincia, tre saranno proprio di Cascina grazie al percorso messo in piedi dalla sezione guidata da Franco Tagliaboschi. “Devo ringraziare i dirigenti scolastici con le quali ho trovato porte aperte – ha detto –. Siamo estremamente soddisfatti di poter mandare tre ragazzi a vivere questa esperienza, ai quali se ne aggiungono altri tre grazie al contributo dell’amministrazione comunale. La nostra è una sezione molto grande perché ci mettiamo la faccia, andiamo a bussare alle porte e non ci facciamo trovare impreparati per poter finanziare questo progetto. Il 21 mattina saremo al ‘Falcone’ e al ‘Borsellino’, mentre il 24 al ‘De André’: valuteremo insieme ai dirigenti e all’Aned i lavori più meritevoli”.
“Vi ringraziamo per questa occasione di memoria per i nostri alunni, che sono i cittadini di domani – ha aggiunto Paola Ercolano, dirigente scolastica dell’IC De André –. La memoria si costruisce non solo attraverso i libri ma con l’esperienza diretta. Per motivi anagrafici, diventa sempre più difficile incontrare testimoni diretti delle deportazioni: questa è un’occasione per entrare nella storia. Ringraziamo per questa esperienza Anpi e Aned per il valore morale e l’amministrazione comunale per il supporto che ha dato”. Ha parlato di ‘percorso di emozioni’ Maria Papa, dirigente scolastica dell’IC Falcone. “Un percorso che coglie il dolore provato da chi ha subito quell’esperienza e quello di chi lo tocca con mano, vivendo sulla propria pelle quelle che sono state le emozioni dell’epoca. Vi ringrazio anche a nome del corpo docente e degli alunni”. A chiudere gli interventi è stata Cristina Amato, dirigente scolastica dell’IC Borsellino. “Un’iniziativa importante e sorprendente per l’impegno profuso dai ragazzi e per il coinvolgimento di enti e associazioni. Ho avuto il privilegio di leggere i lavori degli alunni e sono rimasta impressionata favorevolmente da come abbiano recepito in modo serio e consapevole il messaggio. Sono ragazzini di 13-14 anni, spesso additati come superficiali, ma che rappresentano il nostro futuro e che sanno reagire agli stimoli”.