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Confcommercio Pisa, farina di grillo: panificatori contrari

“Siamo contrarissimi all’utilizzo della farina di grillo per la produzione di pane e prodotti da forno, in questo modo si va a deturpare la millenaria tradizione del pane artigianale italiano riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo”. È netta la posizione del delegato Assipan Confcommercio Pisa Maurizio Figuccia sul nuovo regolamento 2023/25 dell’Unione Europea che autorizza ufficialmente l’immissione sul mercato della polvere di Acheta domesticus (grillo domestico).

“La questione è molto seria. In questo modo andiamo a intaccare una tradizione che tutto il mondo ci invidia: siamo l’unico Paese che può vantare oltre 100 tipi di pane prodotti in tutta la Penisola e tre marchi Dop, tra i quali il pane toscano. Un patrimonio straordinario ricco di storia e tradizione che deve essere tutelato e salvaguardato dal Governo. Comprendiamo i processi di globalizzazione e le collegate evoluzioni gastronomiche, ma riteniamo indispensabile in primo luogo adottare misure per la tutela dei forni artigianali, che in Italia assicurano il 70% della produzione di pane, e che vengano assicurate prima di tutto la qualità della materia prima, la bontà del prodotto, e la tutela delle nostre imprese”.

“L’autorizzazione all’utilizzo della farina di grillo è una minaccia a un patrimonio ultrasecolare di professionalità e artigianalità che hanno reso il pane artigianale un prodotto di eccellenza del nostro Made in Italy” afferma il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli. “Panificatori e titolari di panifici, che già lottano ogni giorno per tenere in piedi la propria attività, schiacciati dall’aumento dei prezzi di gas e luce e dei costi delle materie prime, e alle prese con margini di guadagno ridotti all’osso non sentivano davvero il bisogno di questa novità”.