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La Giunta comunale ha approvato nella seduta del 12 gennaio, due delibere: la prima per modificare l’intitolazione di via Giovanni d’Achiardi, il rettore dell’Università di Pisa che nel 1938 si rese responsabile dell’espulsione di studenti e docenti ebrei dall’Ateneo Pisano, in via Giusti tra le Nazioni; la seconda per intitolare uno spazio comunale, quello compreso tra via Canavari e via delle Trincere, vicino a via d’Achiardi, a Raffaello Menasci, docente ebreo dell’Ateneo pisano imprigionato ad Auschwitz e morto a Varsavia nel 1944.
La decisione di modificare la denominazione di via Giovanni d’Achiardi in via Giusti tra le Nazioni è stata presa in considerazione del fatto che “la Shoah – si legge nella delibera – ha rappresentato un momento drammatico per l’intera umanità, contraddistinguendosi per la particolare crudeltà delle azioni e delle persecuzioni poste in essere”. La Giunta ha invece ritenuto “opportuno intitolare la via in ricordo di persone che si sono contraddistinte per la lotta contro il genocidio nazista”. Da qui la nuova intitolazione, via Giusti tra le Nazioni, “in memoria di coloro che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dalla Shoah”.
Nella stessa seduta, su proposta del sindaco Michele Conti, è stata approvata una seconda delibera per intitolare un’area verde, situata nei pressi della stessa via d’Achiardi, a Raffaello Menasci. Nato a Livorno nel 1896, Menasci fu arrestato a Roma dai nazisti durante la retata al ghetto del 16 ottobre del 1943, deportato nel campo di sterminio di Auschwitz due giorni dopo e deceduto poi a Varsavia il 29 febbraio 1944. La cerimonia di inaugurazione di Largo Menasci, si svolgerà venerdì 27 gennaio, alle ore 10, nell’area compresa tra via Canavari e via delle Trincere. Per l’occasione sarà anche piantato un albero di melograno che, nella cultura ebraica, rappresenta un simbolo di onestà, correttezza e giustizia dato che conterrebbe 613 semi che corrispondono ai 613 comandamenti della Torah.