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Lo shopping di Natale arriva al rush finale, ma l’andamento dell’ultima settimana di acquisti è influenzata dal caro-bollette, da un’inflazione che non si aveva così alta dagli anni Ottanta e dalle preoccupazioni che stanno impattando sui consumi. Secondo le nostre stime si spenderanno in media per i regali 197 euro, un budget in calo di 39 euro rispetto alla media del 2021 (238 euro a persona)”. Confesercenti Toscana Nord, con il suo responsabile area pisana Simone Romoli, presenta questi ultimi giorni di shopping natalizio anche attraverso una indagine flash effettuato tra le attività della provincia.
“Indagine dalla quale emerge che il 50% degli intervistati conferma vendite stabili, il 23% in crescita, mentre il 27 in calo rispetto al 2021 – spiega Romoli -. Note positive per il settore alimentare, in flessione invece rispetto allo scorso anno le vendite di smartphone, questo a causa del Black Friday che ha rallentato le vendite natalizie in particolare nel settore tecnologico. Tiene il settore della ristorazione che riesce a mantenere un buon afflusso di clientela grazie per esempio al ritorno delle cene aziendali. Purtroppo ancora in salita la ripresa per il settore abbigliamento stritolato tra le vendite promozionali che in pratica hanno occupato tutto il mese di novembre con la scusa del Black Friday ed i saldi che iniziano il 5 gennaio con un inverno che si è visto davvero poco. I primi segnali delle vendite natalizie – prosegue il responsabile area pisana di Confesercenti Toscana Nord – sono lievemente positivi con molti settori che migliorano le vendite rispetto allo scorso anno anche se però siamo ancora lontani dai dati del periodo prepandemico. Da segnalare come il budget medio per le spese cala però rispetto al 2021, da 238 a 197 euro”. Da Romoli un appello a comprare nei negozi tradizionali. “Mai come in questi momenti difficili per l’economia locale e nazionale – conclude – invitiamo a scegliere gli esercizi locali, sia a posto fisso che quelli dei nostri mercati ambulanti, per gli acquisti natalizi, anziché affidarsi alle grandi piattaforme dell’e-commerce, che drenano risorse lontano dal nostro territorio. Acquistare in negozio è garanzia di una miglior esperienza d’acquisto e un gesto concreto di solidarietà per la propria comunità. Frequentare il negozio, il bar o il ristorante di prossimità, da sempre simboli di tradizione, qualità e affidabilità, anche quest’anno è la giusta scelta. Una scelta consapevole garantisce una gratificante esperienza di acquisto e sostiene l’economia e l’occupazione locale”.