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Punto a Capo: allo store IKEA di Pisa ha trovato casa la sartoria sociale; Reinserimento lavorativo, prodotti di qualità, prezzi calmierati

Con ago, filo e fantasia realizzano tende e tovaglie, effettuano riparazioni e ammodernamenti, lavorano i più vari tessuti fino a trasformarli in capi d’abbigliamento e non solo. Succede a ‘Punto a Capo’, la nuova sartoria sociale che ha aperto i battenti nelle scorse settimane nello store IKEA di Pisa. Un progetto realizzato dalla rete Agal, agenzia di accompagnamento al lavoro per favorire l’inserimento delle persone fragili, creata da Arnera, Aforisma e Acli per promuovere con le sue azioni la pari opportunità delle persone e delle fasce sociali più deboli e marginali.

«Si tratta di una vera e propria sartoria in cui lavorano due persone che hanno seguito un percorso di recupero e formazione e che da qui ripartono a costruire il loro futuro – spiega Stefano Carboni, project manager per la cooperativa sociale Arnera – Insieme a loro una sarta professionista che supervisiona e che garantisce un servizio di qualità a prezzi calmierati. E’ aperta giovedì e venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 9 alle 19, al piano terra di IKEA». La formazione è stato il pilastro del percorso che ha permesso di dare a queste lavoratrici, che arrivano da situazioni di vita molto difficili, l’occasione di rimettersi in gioco in maniera seria e professionale. «Abbiamo messo a disposizione un sarta qualificata del territorio che con la sua esperienza ed i suoi insegnamenti ha seguito una classe ristretta di alunne che hanno potuto seguire lezioni teoriche e partecipare a laboratori esperienziali» continua Grazia Ambrosino, presidente della Società Cooperativa Aforisma impresa sociale. Solide basi per continuare su questa strada, senza scordare che l’impresa sociale, caratterizzata da attenzione al benessere dei lavoratori e alle tutele ambientali, agisce nel libero mercato e quindi per funzionare dovrà misurarsi con i clienti ed essere economicamente sostenibile.

Il lavoro deve essere la risposta strutturale per ripartire e dare a tutti una nuova speranza. «Si tratta di uno dei primi progetti che si concretizza grazie ad Agal, il contratto di rete istituito per dare occasioni di reinserimento per le persone fragili – commenta Paolo Martinelli, presidente provinciale Acli Pisa al momento dell’elaborazione del progetto – In particolare ‘Punto a Capo’ si caratterizza per il connubio tra sociale e privato, un aspetto importante perché dobbiamo metterci nell’ottica che impresa e sociale devono convergere per creare opportunità inclusive di lavoro ».

«Fin dal nostro arrivo a Pisa ci siamo impegnati per promuovere un’idea di società più attenta ai bisogni delle persone e all’ambiente. Ed è proprio grazie all’ascolto del territorio che è nato questo progetto che come IKEA Pisa abbiamo deciso di sostenere e promuovere» conclude Marco Baretto, direttore IKEA Store di Pisa. Uno spazio delle seconde occasioni, una piccola impresa multidimensionale impegnata nella valorizzazione del lavoro artigianale e nella formazione di competenze in questo settore, con un occhio sempre attento all’inclusione e all’integrazione.