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Il Laboratorio SuM (Sustainability Management) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa organizza, in collaborazione con Geo (Green economy observatory) del Centro Green dell’Università Bocconi, il convegno “Ecodesign, impronta ambientale, Csrd (Corporate sustainability reporting directive) e greenwashing: cosa cambia per le imprese e per i consumatori alla luce delle recentissime evoluzioni normative e delle nuove tendenze di mercato?”. L’iniziativa è in programma per martedì 13 dicembre, dalle ore 10.00, presso l’Università Bocconi (piazza Sraffa 13 a Milano) e coinvolge numerosi esperti. L’obiettivo è affrontare tematiche chiave per la competitività delle imprese nel solco della transizione ecologica, nel nostro Paese e nell’Unione Europea, illustrando alcune novità che si stanno delineando nello scenario delle strategie di management delle imprese e nell’ambito delle dinamiche di mercato e delle scelte di consumo. In particolare, la discussione prende in esame l’approvazione, a metà novembre 2022, della Csrd (Corporate sustainability reporting directive) e la pubblicazione della proposta di Regolamento europea sull’Ecodesign dei prodotti, fino alle ultime novità in campo di ‘Green Claims’ e di applicazione dell’environmental footprint (impronta ambientale) dell’Unione Europea, passando dalla prevenzione del greenwashing, ovvero un ecologismo apparente al centro, soprattutto, dei processi di comunicazione.
Gli interventi della Scuola Superiore Sant’Anna
Il convegno prevede l’apertura di un rappresentante della Scuola Superiore Sant’Anna, Fabio Iraldo, docente di Economia e gestione delle imprese presso l’Istituto di Management, con un intervento che sottolinea come alcuni recentissimi sviluppi sul fronte della legislazione europea in tema di sostenibilità ambientale abbiano impattato sul mondo dell’impresa. Inoltre, “nell’ambito del convegno” afferma Fabio Iraldo, “è prevista la presentazione di ‘Barcode4environment’, piattaforma web accessibile attraverso app, sviluppata in collaborazione con GS1 Italy, che offrirà alle imprese del largo consumo la possibilità di comunicare in modo chiaro e accessibile le informazioni-chiave legate alla performance ambientale dei prodotti, attraverso la lettura dei loro codici a barre. Si tratta di una rivoluzione per le strategie aziendali di green marketing”.
Modera la successiva tavola rotonda Marco Frey, prorettore alla “Terza Missione”, docente di Economia e gestione delle imprese presso l’Istituto di Management e direttore del Master Geca (Gestione e controllo dell’ambiente: economia circolare e gestione efficiente delle risorse) della Scuola Superiore Sant’Anna.
L’evento di martedì 13 dicembre a Milano vuole essere un’occasione per riflettere circa i rilevanti passi avanti compiuti, a livello nazionale, nell’applicazione dello schema Made Green in Italy, con lo sviluppo e l’approvazione di molte “Regole di categoria di prodotto” per il calcolo dell’impronta ambientale. “Nel corso dell’ultimo anno”, commenta Francesco Testa, docente di Economia e gestione delle imprese presso l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, “sono stati portati a termine i lavori di istruttoria per molti nuovi gruppi di prodotti che costituiscono il cuore del Made in Italy: la pasta, l’aceto balsamico, il grana padano, il provolone tra i prodotti alimentari, ma anche i tessuti in lana e varie tipologie di imballaggi nelle categorie non-food”. “A questi lavori”, aggiunge Francesco Testa, “il Laboratorio SuM dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna ha contribuito in modo sostanziale nel proprio ruolo ufficiale di supporto tecnico alle Segreteria del Marchio in seno al Ministero dell’Ambiente”.
Iscrizioni al seguente link: https://bit.ly/3Fjvj2s.