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Convegno ValVal. Lavorare in sinergia contro la dispersione scolastica, ma anche per i progetti del PNRR

Venerdì 2 Dicembre a Buti il mondo della scuola si è riunito nel convegno VALutazione VALdera promosso dalla Conferenza Educativa, dall’Unione Valdera e da Rete Costellazioni.
Un’occasione quantomai importante per parlare di prevenzione della dispersione scolastica (ValVal) di fronte ad una nutritissima platea di insegnanti, docenti, ma anche di tantissimi amministratori e Sindaci dei Comuni della Valdera.
Il convegno butese è stata anche una grande opportunità di confronto tra enti locali, enti sovraordinati, scuole, provincia, regione e enti di ricerca che fanno capo al Ministero dell’Istruzione. Infatti oltre alla Sindaca di Buti, Arianna Buti, erano presenti la Presidente della Conferenza Educativa della Valdera, Arianna Cecchini, la nuova dirigente dell’ufficio Scolastico Provinciale alla sua prima uscita in Valdera, Lorenza Lorenzini, una rappresentante dell’Ufficio Scolastico regionale, Andrea Simonetti, l’Assessora Regionale all’istruzione, Alessandra Nardini e in collegamento (da Roma perché attesa ad un incontro con il neo Ministro dell’Istruzione) la Presidente di INDIRE, Cristina Grieco.
Tutti gli ospiti presenti hanno convenuto sull’importanza, anzi sulla necessità di fare rete per arginare il fenomeno della dispersione scolastica attraverso interventi puntuali e coordinati. Del resto la Valdera, ormai da anni, ha imparato a lavorare in sinergia coltivando un intenso rapporto tra scuole e istituzioni anche attraverso un organo come la Conferenza Educativa zonale.
E proprio la Presidente, Arianna Cecchini, come anticipato peraltro nei giorni scorsi, durante il Convegno ValVal a Buti, ha nuovamente lanciato un appello a tutti i livelli istituzionali, quindi sia all’Ufficio Scolastico, che alla Regione che ad INDIRE, in merito alle risorse del PNRR che arriveranno a tutti gli istituti comprensivi della Valdera “sarebbe opportuno – ha spiegato la Presidente Cecchini – che le linee guida e i decreti attuativi ancora in discussione dessero la possibilità di mettere in rete le risorse che arriveranno ai singoli istituti in modo da poter progettare gli interventi precipui su tutta la zona della Valdera. Sappiamo che si tratta di un obbiettivo molto ambizioso, ma con una co-progettazione condivisa, che è la stessa con cui abbiamo operato in questi anni, abbiamo l’opportunità di utilizzare al meglio le risorse assegnate agli istituti”. Un appello che è stato ascoltato e che speriamo venga recepito anche dal Governo e dal Ministero anche perché ormai il cosiddetto “metodo Valdera” ha fatto scuola a livello nazionale, dimostrando come attraverso la condivisione e l’unione di intenti si possa ambire a grandi risultati.
Insomma un convegno molto partecipato, interessante ed utile che ha offerto spunti importanti anche per l’immediato futuro.