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In consiglio regionale la mozione per dire no al cibo sintetico a sostegno della petizione di Coldiretti. Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mazzeo in occasione dell’iniziativa organizzata da Giovani Impresa Coldiretti al mercato di Campagna Amica di Pisa che si è tenuta sabato 19 novembre. Il presidente Mazzeo è stato accolto dal Delegato dei Giovani Coldiretti di Pisa, Marco Napoli insieme ad una delegazione di giovani imprenditori della regione. “E’ una battaglia giusta per una legge di civiltà. Il legame cibo-natura fa parte del nostro patrimonio. – ha detto il Presidente del Consiglio Regionale – Pensare che la carne, la ciccia sia come una pasticca, mi porta a dire no al cibo sintetico. Il consiglio regionale della Toscana farà la sua parte: è stata presentata una mozione che spero sia approvata all’unanimità. Siamo pronti anche a presentare al Parlamento, se non lo farà il Governo, una legge di iniziativa consiliare per sostenerla. Il compito delle politica è quella di non voltarsi dall’altra parte; compito delle istituzioni è fare in modo che le nostre identità, i nostri prodotti di qualità continuino ad essere esportati in tutto il mondo”.
A sostegno della grande mobilitazione di Coldiretti che punta a raccogliere 100 mila firme contro il cibo sintetico per puntare all’approvazione di una legge nazionale che vieti la produzione e la commercializzazione di fake food, il cibo sintetico, “coltivato” in laboratorio, si sono schierati nella nostra regione il Governatore della Regione, Eugenio Giani, il vice presidente ed assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi, consiglieri regionali, l’Anci Toscana, sindaci e amministratori e naturalmente tantissimi cittadini. Chiara anche la posizione del Governo con il Ministro Lollobrigida e del sottosegretario eletto in Toscana, Patrizio Giacomo La Pietra che ha firmato nelle scorse ore la petizione così come dei cittadini: il 75% degli italiani che non sarebbe disposto a portare a tavola nel piatto la “carne” di Frankestein secondo gli ultimi dati del Crea, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi economica.
Non è fantascienza. Ma già il realtà dopo l’annuncio della Food and Drug Administration (Fda) americana di aver approvato un prodotto a base di carne ottenuto da cellule animali proposto dalla Upside Foods, un’azienda che produce “pollo” sintetico raccogliendo cellule da animali vivi che vengono moltiplicate in un bioreattore. Presto potrebbe arrivare anche il pesce sintetico. Poi toccherà al latte, al miele e chissà cos’altro. Dietro il business del cibo sintetico – ricorda Coldiretti Toscana – ci sono le grandi multinazionali internazionali che vogliono controllare la produzione di cibo mondiale in nome di una falsa sostenibilità e sicurezza alimentare. I nomi sono ben noti: da Bill Gates (fondatore di Microsoft) ad Eric Schmidt (cofondatore di Google), da Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems). “Il cibo sintetico non è sostenibile, nessuno infatti racconta che è fatto con un bio reattore e che le particelle emesse in atmosfera rimangono lì per millenni. Però poi si demonizza la zootecnia e gli allevamenti che sono una eccellenza unica, oggi siamo l’agricoltura più sostenibile al mondo e un punto di riferimento. – spiega Marco Napoli, Delegato Giovani Impresa Coldiretti Pisa – Questa è una guerra che non possiamo perdere. E che non perderemo se avremo i cittadini dalla nostra parte”.