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Aprirà le porte per la prima volta il 26 novembre, il CeDiAS, il Centro di Documentazione di Archeologia e Storia di Montescudaio, nelle sale adiacenti alla Torre Civica. L’inaugurazione prevede un’anteprima dedicata alle scuole, la mattina, e la presentazione ufficiale del Centro aperta a tutta la cittadinanza il pomeriggio alle 16,00 nella sala del Poggiarello. Seguirà brindisi inaugurale e visita guidata dagli archeologi alle sale e ai reperti archeologici esposti.
“Non lo chiameremo museo – spiega la sindaca Simona Fedeli – perchè si tratta di un progetto molto più ampio e che rientra nel percorso sulla memoria che anche come Amministrazione Comunale stiamo portando avanti. Non sarà un luogo statico. L’obiettivo è che diventi una sorta di archivio dinamico e vissuto di tutto ciò che riguarda l’archeologia e la storia di questa comunità, e sarà implementato con reperti archeologici ma anche con la documentazione delle fonti orali che parlano del nostro passato. Un “Palazzo della Memoria” che accoglierà presentazioni di libri, proiezioni, conversazioni, laboratori didattici e incontri di formazione”.
“Siamo lieti di aver supportato un progetto ambizioso e lungimirante – dice Ilaria Benetti, funzionario responsabile per il Comune di Montescudaio, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno -: uno spazio dinamico che produca cultura, aperto a tutti i cittadini e agli ospiti di questo territorio. Gli oggetti esposti saranno spunto ed ispirazione per progetti di ricerca storica, archeologica e non solo, ma allo stesso tempo il centro manterrà il suo ruolo di presidio per la tutela del patrimonio del Comune di Montescudaio e di laboratorio per studiosi e studenti impegnati in quest’area”.
L’Università di Pisa (insegnamenti di Esegesi delle Fonti per la Storia Medievale e di Archeologia Medievale) e l’allora Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana (oggi Soprintendenza ABAP di Pisa e Livorno), insieme con le Istituzioni Comunali di Montescudaio tra il 2005 e il 2011 e ancora nel 2016 e 2019 hanno promosso una serie di ricerche, scavi e progetti di valorizzazione di diverso tenore in questa porzione della Val di Cecina. Il centro di documentazione che ora si inaugura accoglie le evidenze storiche ed archeologiche situate in questo comprensorio, con il recupero e la valorizzazione di alcune di esse per il momento comprese nel centro e nel territorio di Montescudaio stesso (Badia, chiesa di S. Lucia, altri siti sulle colline che si affacciano sul fiume Cecina).
Al piano terra saranno esposti reperti preistorici, di età etrusca e romana provenienti da recuperi e da ricerche di superficie nel territorio che, insieme a filmati, raccontano il paesaggio insediato di Montescudaio in epoca etrusca e in età romana, tra ville rustiche e fattorie, e la storia del vino nell’antichità, la sua produzione e la commercializzazione nella Bassa Val di Cecina.
Al piano superiore sarà invece possibile vedere reperti di età medievale e moderna provenienti soprattutto dagli scavi alla Badia. Sarà l’occasione, anche aiutati da filmati con ricostruzione 3D e altre immagini, oltre ad un pannello sensoriale, per fare un viaggio nel tempo e scoprire vita e usi delle monache, le tradizioni e le storie di residenti, ma anche di pellegrini e viandanti che si trovavano a passare di qui e che talvolta sono stati sepolti nell’area cimiteriale dell’antico monastero di S. Maria di Montescudaio.