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Una cerimonia molto partecipata per celebrare la XXXI edizione del premio giornalistico “Roberto Ghinetti”, un appuntamento consolidato ed importante che il Comune di San Miniato e la redazione de il Tirreno di Pisa e Pontedera hanno istituito nel lontano 1994, in memoria del giornalista del quotidiano livornese morto nel 1993, a soli 32 anni, per una grave malattia. A patrocinare l’evento sono la Regione Toscana, la Provincia di Pisa, l’Ordine dei giornalisti della Toscana e l’Associazione Stampa Toscana. Il premio è stato assegnato alla giornalista Giuliana Sgrena a venti anni dal suo rapimento a Baghdad, quando era inviata per il Manifesto, e dall’uccisione dell’agente del SISMI Nicola Calipari che si era occupato della sua liberazione e, per la sezione giovani, a Max Brod, giornalista della Rai, promotore dell’iniziativa “No Peace No Panel”, un appello per dare spazio nei media a coloro che propongono percorsi di pace.
Molto partecipata la lezione di giornalismo che si è svolta nell’auditorium “Marianelli” dell’IT Cattaneo di San Miniato, dove gli studenti e le studentesse delle classi quarte si sono dimostrati interessati e attenti ai temi al centro della giornata: guerra e pace. La cerimonia di premiazione si è svolta nel pomeriggio, in Sala del Consiglio, alla presenza del sindaco Simone Giglioli, del presidente del consiglio comunale Matteo Betti, dell’assessore alla cultura Matteo Squicciarini, del direttore del Tirreno Cristiano Meoli e del vice direttore Cristiano Marcacci.
“E’ stata un’importante occasione per celebrare il coraggio e l’impegno di coloro che, attraverso il giornalismo, perseguono la verità e promuovono la giustizia – commenta il sindaco di San Miniato Simone Giglioli -. Abbiamo potuto ascoltare le parole di Giuliana Sgrena che rappresenta il volto della determinazione e della resilienza in un contesto di conflitto e incertezza, la sua storia, segnata dall’orribile esperienza del rapimento e dall’eroico intervento dell’agente Nicola Calipari, ci ricorda l’importanza di dare voce a chi vive in prima persona le conseguenze delle guerre e dell’ingiustizia. Max Brod ci ha offerto una prospettiva fresca e necessaria, quella di una nuova generazione di giornalisti che si battono per dare spazio a voci e idee che promuovono la pace. La sua iniziativa ‘No Peace No Panel’ è un appello cruciale affinché i media diventino strumenti di dialogo e comprensione, anziché di divisione, un appello che ci sentiamo di condividere – e conclude -. In un momento storico in cui la disinformazione e la polarizzazione sembrano prevalere, il lavoro di giornalisti come Giuliana Sgrena e Max Brod ci fa a riflettere sull’importanza di un’informazione libera e responsabile, per questo li ringrazio, perché sono in grado di illuminare le verità scomode e dare voce a chi non ha possibilità di farsi sentire” .