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Pisa, gli Psicologi Toscani: “Preoccupa l’aumento delle dipendenze digitali tra gli adolescenti della provincia”

Per 7 psicologi su 10 le domande di supporto psicologico sono in ascesa nei giovani. Ansia e problemi relazionali i problemi più diffusi per tutte le fasce di età. La presidente Gulino: “Un disagio che richiede di essere gestito”.
In provincia di Pisa crescono le richieste di assistenza psicologica da parte degli adolescenti e, sempre in questa fascia d’età, preoccupa l’incidenza delle dipendenze digitali e dei disturbi del comportamento alimentare. Come riscontrato a livello regionale, sono quindi i più giovani la fascia maggiormente vulnerabile sul territorio pisano. È quanto emerge dall’ultima indagine elaborata dall’Ordine degli Psicologi, in collaborazione con il Laboratorio di Psicometria del Dipartimento Neurofarba (Università degli Studi di Firenze). L’indagine è stata svolta su un campione di 644 professionisti di tutta la regione, intervistati in relazione al periodo marzo 2023 – marzo 2024. Per ogni provincia, i professionisti coinvolti sono stati tra il 6 e il 12% degli iscritti all’Ordine.

Adolescenti in crisi, seguiti dagli adulti

Riguardo alle domande di assistenza psicologica il 72% del campione intervistato dichiara che, nel periodo preso in considerazione, sono aumentate quelle da parte degli adolescenti. Seguono gli adulti (69%) ed i giovani adulti (60%), i bambini (48%) e gli anziani (29%).

Ansia e problemi relazionali in testa

Pressoché in tutte le fasce d’età esplorate dall’indagine, l’ansia e i problemi relazionali risultano essere le forme di disagio maggiormente diffuse. I professionisti che hanno partecipato alla ricerca rilevano che i sintomi ansiosi colpiscono in modo eterogeneo tutte le fasce di età. Il 90% dei professionisti li rileva negli adolescenti, l’88% nei giovani adulti, l’86% nei bambini, il 72% negli adulti e il 45% negli anziani. Per quanto riguarda i problemi relazionali sono invece al primo posto tra i bambini (li rilevano il 95% dei professionisti) ma sono diffusi anche tra gli adolescenti (89%) e tra i giovani adulti (75%). Secondo il 79% degli psicologi pisani che hanno partecipato alla ricerca, i sintomi depressivi sono invece il problema principale rilevato tra gli adulti e gli anziani (67%).

Internet e videogiochi, preoccupano le dipendenze digitali

Le dipendenze digitali, legate all’uso eccessivo di Internet (rilevate dal 79% del campione) e dei videogiochi (74%) sono le principali fonti di preoccupazione rilevate tra i professionisti nella fascia d’età degli adolescenti. Tra i giovani adulti i professionisti coinvolti rilevano prevalentemente dipendenze legate all’uso di prodotti con tabacco (45%), mentre negli adulti le dipendenze da relazioni affettive (37%).

Tra gli adulti che richiedono aiuto psicologico, oltre sei su dieci utilizzano abitualmente psicofarmaci

Il 63% del campione intervistato ha dichiarato che i propri pazienti adulti utilizzano abitualmente psicofarmaci, e la percentuale è la stessa per i giovani adulti. Seguono gli anziani (58%) e gli adolescenti (48%).

Disturbi del comportamento alimentare diffusi tra gli adolescenti

Quanto ai disturbi del comportamento alimentare – anoressia nervosa, bulimia nervosa, binge eating disorder – il 71% del campione dichiara che i più coinvolti sono gli adolescenti, seguiti dai giovani adulti (63%), mentre il fenomeno riguarda in misura minore gli adulti (27%) e in modo marginale gli anziani (6%).

Il commento della presidente dell’Ordine, Maria Antonietta Gulino

“Il report annuale – è il commento della presidente dell’Ordine, Maria Antonietta Gulino – è uno strumento estremamente utile per fotografare le maggiori forme di disagio psicologico sul territorio, e per aiutarci ad intervenire in modo incisivo. Dai risultati emersi appare evidente come le fasce più giovani risultino quelle che si sentono maggiormente vulnerabili, ma la crescita complessiva delle richieste d’assistenza, e l’avanzare di problematiche come l’ansia e i problemi relazionali, le dipendenze digitali e i disturbi del comportamento alimentare, è un campanello d’allarme diffuso. Come Ordine, siamo ogni giorno impegnati sui territori per fornire risposte adeguate”.