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Un film che trascende la realtà, invitando lo spettatore a riflettere sulla propria esistenza, nel labirinto che è il caos della vita adulta. n-Ego, il nuovo film di Elenora Danco in concorso all’ultimo Torino Film Festival, arriva sul grande schermo del Cineclub Arsenale martedì 8 aprile. La regista e attrice incontrerà il pubblico in sala alle 20,30.
Interpretata da Eleonora Danco, Elio Germano e Filippo Timi, la pellicola è una intensa e libera esplorazione della condizione umana, un viaggio attraverso le strade, dove la regista affronta una profonda crisi creativa ed esistenziale. In cerca di autenticità, si immerge in luoghi diversi, incontra personaggi che con le loro storie rispecchiano le sue paure e i suoi desideri.
Si legge nelle note di regia: “Tutti siamo capaci di essere felici. Tutti siamo dei possibili sprechi”. Per “n-Ego”, il mio secondo film (a differenza del primo “N-Capace” dove ho trattato Adolescenti e Anziani) ho focalizzato l’attenzione sul mondo degli Adulti. Ci sono voluti diversi step e mesi per costruire il cast. Passavo ore nei quartieri dove poi avrei girato il film, in cerca di esseri umani che mi colpissero d’istinto. È stato un lavoro estenuante ma anche molto interessante. A questi incontri sono seguite molte sessioni di provini, prima della scelta definitiva. I luoghi, sempre diversi, fanno parte del mio vissuto. Le persone scelte per strada le ho coinvolte in performance, mie visioni, nate dalle frequentazioni dei quartieri e dai personaggi che incontravo e con cui parlavo. Devo a Marco Tecce (con cui collaboro da sempre) il complesso montaggio del film, anche per l’enorme quantità di materiale girato e per l’ottima scelta delle musiche. Il personaggio della Regista incasinata che si muove tra problemi esistenziali, personali e professionali e che si strugge nella scrittura, e nonostante i tentativi, non ce la farà a portare a termine il suo compito. Devo ringraziare per i camei gli attori fantastici che raccontano di esperienze della mia vita e dei miei demoni. Per il costume della regista, grazie alla collaborazione con Alessandro Lai, mi sono ispirata ai manichini di Giorgio de Chirico. Volevo cancellare l’espressione, renderlo universale, senza tempo, un personaggio segnato, graffiato, ma che conserva ancora lo spirito incosciente della fanciullezza”.
Eleonora Danco lavora come autrice, regista, attrice e performer in ambito teatrale. Il suo è un teatro fisico, d’impatto e tensione, dove corpo e testo si fondono in un’unica espressione; la sua scrittura oscilla tra prosa e slang, dramma e comicità. I suoi spettacoli sono stati prodotti dai più importanti teatri stabili italiani, e come attrice ha lavorato con Nanni Moretti, Marco Bellocchio, Michele Placido, Gabriele Muccino, Pupi Avati, Ettore Scola, Vittorio Gassman e Gigi Proietti. La sua prima regia per il cinema è stato N- Capace, e ora torna in sala con n-Ego.
Grazie alla collaborazione con La Città del Teatro di Cascina, presentandosi in cassa all’Arsenale con il biglietto dello spettacolo Re Lear è morto a Mosca del 4 aprile, si avrà diritto al biglietto scontato per l’evento dell’8 aprile all’Arsenale con Eleonora Danco. Re Lear è morto a Mosca di César Brie porta in scena la storia dimenticata di Solomon Michoels e Veniamin Zuskin, due attori giustiziati dal regime staliniano nel 1948. Il 3 aprile alle ore 19 a La Città del Teatro è in programma un incontro aperto al pubblico con César Brie, modera Cira Santoro Cengic direttrice artistica del Teatro. Per info: 050.744400 o biglietteria@lacittadelteatro.it