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Nasce a San Rossore il centro di educazione alla biodiversità, dedicato a diffondere le conoscenze sulla natura e sull’ambiente, un luogo dove tutti i cittadini potranno venire a contatto con la ricerca più avanzata, aperto all’attività delle scuole, delle associazioni e di tutti i fruitori del Parco interessati ad approfondire la conoscenza della biodiversità su basi scientifiche. «Si chiama Embrace ed è il primo progetto espressamente dedicato alla biodiversità del Parco, per tutelarla, monitorarla, ripristinarla e valorizzarla – spiega il presidente del Parco Lorenzo Bani – il centro avrà sede presso il centro Giacomini di fianco a Villa Giraffa, una zona di San Rossore che abbiamo recentemente recuperato e valorizzato con gli eventi estivi di ViviParco e che con questa iniziativa potranno vivere ed essere vissuti tutto l’anno».
Il progetto include anche altre due importanti azioni. La creazione di un portale con la catalogazione della flora del Parco a cura dei ricercatori del Plantseed Lab del dipartimento di biologia dell’Università di Pisa, che permetterà di estendere, completare e rendere fruibili le conoscenze circa la biodiversità vergetaler dell’area protetta. La valutazione, a cura del Centro ‘E. Avanzi’ dell’Università di Pisa, degli effetti della presenza di piante coltivate nettarifere e pollinifere sulla popolazione di api e di insetti impollinatori, importante veicolo per la conservazione delle specie, una pratica virtuosa in termini di agrobiodiversità. a descrizione completa del progetto Embrace (Ecological Monitoring and Biodiversity Restoration in A proteCted arEa) si trova alla pagina https://www.parcosanrossore.org/project/embrace/
«Non c’è una collocazione migliore del Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli per un centro di Educazione alla Biodiversità, e mi fa particolarmente piacere che il nostro Ateneo sia coinvolto in questo progetto sia attraverso la partecipazione in Leonardo-IRTA, sia attraverso le competenze e l’impegno dei colleghi del Dipartimento di Biologia e del Centro Avanzi – ha dichiarato il professor Giuseppe Iannacone, prorettore vicario dell’Università di Pisa – Il Parco è una risorsa preziosa per il Paese e per la Regione, e con questo progetto se possibile ancora di più». «Non posso che accogliere con grande entusiasmo questa notizia. Viviamo in un periodo storico in cui la consapevolezza sull’importanza di preservare gli ecosistemi è in costante crescita, anche se talvolta non si traduce immediatamente in azioni concrete – continua Elisa Giuliani, prorettrice per la sostenibilità e l’Agenda 2030 dell’Università di Pisa – Creare spazi dedicati alla salvaguardia e alla promozione della biodiversità rappresenta un passo importante e un segnale positivo dell’impegno dell’Università di Pisa sui temi dell’Agenda 2030».
«Leonardo-IRTA ha formulato il progetto Embrace seguendo la sua missione statutaria di porre la ricerca scientifica al servizio delle istituzioni che governano i territori – così Giuliana Biagioli, presidente di Leonardo-Irta – portiamo nel progetto tutta l’esperienza e le competenze di cui disponiamo per dare un supporto multidisciplinare all’azione del Parco. Il progetto è stato studiato come un valido strumento per monitorare, conoscere, valorizzare e incrementare la biodiversità del suo territorio. Nel nuovo Centro di Educazione alla Biodiversità (CEB) la cittadinanza di ogni età troverà un luogo di conoscenza ma anche di partecipazione attiva, attraverso azioni di citizen science che metteremo in campo grazie al nostro team di ricercatori».
Per il dipartimento di biologia sono coinvolti i professori Gianni Bedini e Lorenzo Peruzzi, entrambi docenti di botanica sistematica. «Ci occupiamo da anni di studiare la biodiversità vegetale del Parco, ma le conoscenze relative alla distribuzione delle specie vascolari, prerequisito fondamentale per la loro corretta conservazione, sono ancora frammentarie e incomplete – commenta il professor Bedini – Questo progetto permetterà non solo di mettere assieme tutti i dati a oggi disponibili, ma anche di renderli liberamente fruibili per gli studiosi e per la cittadinanza, che potrà anche contribuire all’aggiornamento delle conoscenze tramite approcci di Citizen Science». Per il Centro “E. Avanzi” interviene il professor Angelo Canale, entomologo e direttore della struttura. «La valutazione del ruolo delle specie mellifere coltivate sulla presenza di entomofauna utile, permetterà di meglio definire il loro effetto di infrastrutture ecologiche mirate a mitigare il declino delle popolazioni degli insetti impollinatori ed entomofagi negli agroecosistemi».
«Il Parco Naturale Regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli ritiene che la ricerca scientifica sia basilare per una gestione efficiente ed efficace delle risorse ambientali (naturali, culturali e paesaggistiche) del territorio protetto di sua competenza – conclude Claudia Principe, vicepresidente del Parco – A tale scopo il Parco promuove ed organizza ricerche che ritiene di suo prioritario interesse e incoraggia ed ospita ricerche proposte da soggetti terzi. In questo quadro si colloca il Progetto Embrace, che il Parco ha fortemente voluto e del quale supporta e segue con interesse ed entusiasmo lo svolgimento. Si tratta a nostro avviso del modo giusto di fare entrare la ricerca in un Parco, attraverso un arricchimento culturale acquisito al fine di migliorare le nostre capacità di tutela della natura e della sua biodiversità».
Il progetto Embrace, realizzato dall’Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli in collaborazione con l’associazione Leonardo-Irta ed in partneariato con il Centro Avanzi ed il dipartimento di biologia dell’Università di Pisa, si è aggiudicato un finanziamento di 200mila euro di fondi UE-PNR nell’ambito del National Biodiversity Future Center (NBFC), il primo centro di ricerca italiano dedicato alla biodiversità.
La rilevanza del Parco ai fini della conservazione della biodiversità è ben nota a livello internazionale. Esso racchiude quattro Siti di Importanza Comunitaria (SIC), ha ottenuto il prestigioso Diploma di Conservazione della Natura; la metà della sua superficie è stata dichiarata zona umida di importanza internazionale (Area Ramsar) e l’intero territorio in esso incluso ha ricevuto il riconoscimento (dal 2004) di “Man and Biosphere” (MaB) UNESCO. Tutto ciò eleva il valore della biodiversità custodita nel Parco a una prospettiva globale.