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Le malattie organiche croniche e degenerative non colpiscono solo il corpo, ma hanno un impatto significativo anche sulla psiche dei pazienti. Diabete, scompenso cardiaco, insufficienza renale, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), malattie reumatologiche, disabilità organica, malattie rare, solo per fare qualche esempio, possono generare una serie di reazioni emotive e psicologiche complesse.
Stress, ansia, depressione, senso di perdita, diminuzione dell’autostima rischiano di avere un impatto negativo sulle relazioni sociali nel momento in cui, invece, il rapporto con gli altri diventa ancora più importante.
Proprio per far fronte a queste problematiche, a Pisa è nato il servizio di Psicologia delle cure primarie, illustrato il 28 febbraio scorso, durante l’open day della Casa della salute di via Garibaldi.
“Le psicologhe e gli psicologi delle Cure primarie accolgono, valutano e prendono in carico specificatamente le persone che soffrono di una malattia organica cronica o degenerativa – spiegano Cristina Laddaga e Francesca Guarneri, rispettivamente direttrice della Zona distretto pisana e responsabile della Cure primarie di Pisa – perché quando una persona scopre di avere una malattia organica può avere il bisogno di ridefinirsi e sviluppare nuovi meccanismi psicologici di adattamento e di relazione con gli altri”.
“Può accadere che cambi la percezione della propria immagine corporea – afferma Patrizia Fistesmaire direttrice della Psicologia della continuità ospedale territorio dell’ASL – che vi sia un cambiamento di ruolo che altera il senso generale di sé e della propria vita o che insorgano dimensioni di ansia o depressione. Avere una consultazione psicologica dedicata è dunque importante anche per mitigare le conseguenze dello stato generale di salute”.
Al servizio si accede dopo la prima visita dal proprio medico di medicina generale o dallo specialista che possono richiedere un colloquio psicologico clinico da prenotare attraverso il CUP della Zona Pisana su un’agenda dedicata.
“Il supporto psicologico è dedicato anche ai caregiver, ai familiari, che soffrono un disagio secondario ma il cui contributo è di vitale importanza alla gestione della malattia – concludono Cristina Laddaga e Francesca Guarneri – si tratta di un’opportunità di salute in più per la comunità pisana e sono in via di sviluppo ulteriori attività dedicate a tipologie specifiche di pazienti”.
Nela foto da sinistra Patrizia Fistesmaire, direttrice della Psicologia della continuità ospedale territorio dell’ASL, Francesca Guarneri, responsabile Cure primarie Zona distretto Pisana, Maddalena Mancioli, psicologa delle Cure primarie di Pisa.