Nerini (FdI): “Il furore ideologico però non riuscirà minimamente a rallentare la nostra sana preparazione alla Pisa del 2050

Leggendo il documento – scrive Maurizio Nerini Capogruppo FdI – sul Piano Integrato del Parco (PIP) elaborato da quattro associazioni sedicenti ambientaliste capitanante dall’ex-assessore D’Amico, quello che nel 2000 rimandò indietro 10 miliardi di lire per la tramvia a Pisa, il fautore delle spiagge di ghiaia a Marina, si capisce quanto l’ideologia possa fare danni anche con reiterate illazioni farcite di inesattezze.
Diventa solo – prosegue Nerini – una palese minaccia continuare a definire “illegittimo” il Piano Strutturale Intercomunale del Comune di Pisa (PSI) senza alcuna denuncia ufficiale a fronte di un atto pluripremiato, che sta facendo scuola in Italia, approvato prima del PIP, più restrittivo e preciso di questo e al quale proprio il PIP dovrà adeguarsi e non viceversa.
Siamo – dichiamara il capogruppo FdI – anche davanti ad uno scomposto attacco al Parco che prendere finalmente atto, con le “aree contigue”, della forte antropizzazione del territorio a sud dell’Arno.
Supportata da numeri inesatti sul consumo di suolo vediamo una avversione classista contro i rimessaggi della golena, che stiamo faticosamente sistemando, 3mila posti barca per un indotto lavorativo importante e contro la proprietà del Porto di Marina, con le carte in regola per poter dare seguito al piano di recupero della zona interna comprese le opere a corredo necessarie.
Inoltre i citati cambiamenti climatici nulla c’entrano con gli allagamenti dal mare, non dal fiume, dell’abitato Marina causati della mancanza di sistemi di difesa idonei.
Infine – conclude Nerini – la ”guerra” contro la nuova base dei Carabinieri al CISAM dove si costruisce una caserma in una caserma recuperando i volumi esistenti.
Il furore ideologico però non riuscirà minimamente a rallentare la nostra sana preparazione alla Pisa del 2050.