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Inaugurato il Centro C’Era di Riparbella

Una giornata speciale per Riparbella, un traguardo condiviso con tututto il territorio. L’inaugurazione del C’ERA-Centro Espositivo Riparbella Antica – avvenuta sabato 8 marzo alla presenza del governatore Eugenio Giani, dei sindaci di Bibbona, Montescudaio, Guardistallo e Cecina, degli archeologi della Soprintendenza e di tantissimi cittadini -, “è il coronamento di un progetto ambizioso ma anche il risultato di un impegno collettivo, fatto di visione, collaborazione, tanto lavoro”.

Queste le parole del sindaco di Riparbella Salvatore Neri che, tagliando il nastro e aprendo lo spazio espositivo ospitato nei locali della Biblioteca comunale nel centro del borgo, ha sottolineato come il percorso inizi adesso. Un sogno che si è avverato e che avrà ancora molto da dire.

Tra reperti da ammirare, esperienze multisensoriali e un’affascinante storia: quella della corona aurea di Belora, bellissima e misteriosa, che adesso è finalmente possibile ammirare in tutto il suo splendore.

Il museo e la biblioteca saranno aperti il martedì dalle 15 alle 18, il venerdì dalle 10 alle 13. A partire dal 16 marzo anche tutte le domeniche con orario 16-18.30.

“Ci sono dei ringraziamenti dovuti e permettetemi di ribadirli – prosegue il sindaco Neri – la Regione Toscana che ha sostenuto questo progetto anche economicamente, la Soprintendenza Archeologia e Belle Arti, e in particolare Ilaria Benetti, per il supporto costante e la guida scientifica Fabrizio Burchianti che ha messo a disposizione competenza e passione nella progettazione di questo spazio Monica Baldassarri, il cui contributo scientifico e storico è stato essenziale per valorizzare i reperti Ma grazie anche ai cittadini che hanno partecipato generosamente attraverso il progetto Art Bonus, dimostrando quando la cultura sia sentita come un bene comune. Un doveroso riconoscimento alle amministrazioni precedenti, in particolare a quella guidata dall’ex sindaco Cosimi per la donazione di parte dei reperti in mostra, tra cui la preziosa corona aurea. Grazie all’Amministrazione di Cecina che ci ha concesso in prestito alcuni importanti reperti, rafforzando quella rete di collaborazione che dovrebbe sempre caratterizzare le amministrazioni locali. Grazie agli uffici comunali, che hanno affrontato con pazienza e dedizione le tante sfide di un progetto così complesso. E poi permettetemi – conclude –, una piccola pacca sulla spalla anche a noi, a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto che all’inizio sembrava solo un sogno ambizioso. E non è finita qui, sentirete ancora parlare di archeologia a Riparbella: altre novità in arrivo!”.

Ha ammirato a lungo la corona aurea anche il governatore della Toscana Eugenio Giani: “Sono stato qui poche settimane fa per capire come voltare pagina dopo l’alluvione. Volevo esserci anche in questo momento di festa, l’apertura di un museo che è di per sé simbolo di rigenerazione e in questo caso contribuisce a documentare la ricchezza della civiltà Etrusca. Un luogo importante per il territorio e per tutta la Toscana”.

A lanciare la sfida del prossimo futuro è stata Ilaria Benetti, Soprintendenza Archeologia e Belle Arti: “Il centro espositivo dovrà essere un luogo da vivere, dai cittadini, dalle scuole e dai visitatori che da oggi in poi faranno tappa a Riparbella per scoprire (anche) la storia etrusca. Per questo sarà fondamentale l’aiuto di tutti. E se questo è un appello che rivolgiamo in questo momento di festa, pensiamo già a quello che sarà. Nel centro sono, infatti, esposti reperti che erano già in dotazione dell’amministrazione comunale e altri in prestito dal museo di Cecina che tra 18 mesi torneranno al loro posto. Nella rotazione di reperti proveremo, perché no, a portare a Riparbella anche parte della collezione Chiellini donata a Livorno”.