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La bellissima corona aurea di Belora è già stata assemblata ed è pronta a svelarsi per la prima volta ai visitatori, assieme a tutti gli altri preziosi reperti. Il C’Era-Centro Espositivo Riparbella Antica si prepara alla sua inaugurazione: appuntamento sabato 8 marzo, dalle 17 in poi, per una giornata storica sia per il borgo che per il territorio.
Il programma. Alle 17, nella palestra comunale, la conferenza “Le donne etrusche: un’eredità di modernità e parità”, alle 18 il taglio del nastro e alle 18.30 la visita guidata al centro espositivo. Per i più piccoli Archeolab “Stampiamo le nostre corone auree” (laboratorio in cui i bambini proveranno la tecnica di stampa su lamine di metallo). In chiusura, alle 20 aperitivo e omaggi agli ospiti. Interverranno: Salvatore Neri Sindaco di Riparbella, Fabrizio Burchianti Archeologo progettista del C’Era, Monica Baldassarri, Università degli Studi di Milano e Ilaria Benetti della Soprintendenza Archeologia Belle Arti.
Prevista la partecipazione del Presidente della regione Toscana Eugenio Giani.
“Il valore di questo nuovo Centro espositivo – spiega Monica Baldassarri – non sta soltanto nei reperti che andremo a rendere fruibili a partire dall’8 marzo, ma anche nella possibilità di continuare questo percorso per realizzare concretamente un circuito che andrà a valorizzare tutto il patrimonio archeologico della Val di Cecina. Insieme al centro espositivo e di documentazione di Montescudaio – che si occupa del periodo tardo etrusco/romano fino al Medioevo – e in coordinamento con il Museo di Cecina e all’area di Volterra, saranno create le basi per un polo museale-espositivo archeologico diffuso – dalle colline alla costa – in grado di arricchire l’offerta culturale e turistica dell’area. In futuro i centri espositivi di Riparbella e Montescudaio potranno essere collegati alle rispettive aree archeologiche, sistemate e fruibili, con la possibilità per i visitatori di accedere a percorsi e passeggiate dal borgo fino ai siti archeologici, opportunità che permetterà di intercettare il turismo che viene da lontano, così come il giornaliero che potrà vivere una doppia esperienza, outdoor e indoor, nella stessa giornata. Non è un caso che tutta la pannellistica del C’Era sia stata allestita in italiano e inglese, con grande attenzione anche tutti gli elementi di accessibilità”.
“La giornata dell’8 marzo – aggiunge il sindaco Salvatore Neri – assumerà un doppio valore: la nostra inaugurazione rappresenterà anche l’occasione per un omaggio alle donne etrusche, figure di grande rilievo nella società antica, indipendenti, colte e protagoniste della vita pubblica e familiare. Anche nel passato, come oggi, le donne etrusche erano ammiratrici del bello e apprezzavano gli oggetti preziosi, spesso realizzati in oro. Questo ci fa capire quanto gli Etruschi fossero amanti della bellezza e del lusso, come dimostrano i raffinati manufatti che ci hanno lasciato. Nel nostro centro espositivo potremo ammirare l’incredibile raffinatezza dell’arte etrusca, come il diadema di Belora, un capolavoro di oreficeria che testimonia la straordinaria abilità degli antichi artigiani etruschi, capaci di creare gioielli di rara eleganza e perfezione tecnica. Ma questa celebrazione non si ferma al passato: l’8 marzo sarà anche un’occasione per riconoscere e valorizzare il ruolo delle donne di oggi, che continuano a essere protagoniste della nostra comunità, dalla ricerca archeologica alla cultura, dall’arte all’amministrazione”.
“La realizzazione del progetto – conclude il sindaco Neri – è stata resa possibile grazie a un finanziamento a fondo perduto della Regione Toscana, attraverso il Gal Etruria – Misura 7.6.2, che riguarda la riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale-Progetto Leader. Un ringraziamento va, infine, al museo di Cecina che ci ha fornito in prestito alcuni dei reperti che potranno essere ammirati in esposizione e con il quale proseguiremo una proficua collaborazione”.