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Capodanno Pisano, Pisa entra nell’anno 2026 s.p.: raggio di sole in Cattedrale segna inizio del nuovo anno

Una Cattedrale piena di pisani, e turisti, ha salutato l’arrivo del 2026 in stile pisano con un lungo applauso. Come da tradizione, infatti, allo scoccare del mezzogiorno il raggio di sole ha illuminato la mensolina a forma di uovo sul pilastro accanto al celebre pergamo di Giovanni Pisano. Poi è seguita la formula di rito letta dal sindaco di Pisa Michele Conti: “A maggior gloria di Dio, e invocando l’intercessione della Beata Vergine Maria e di San Ranieri nostro Patrono, salutiamo l’anno 2026”.

Da quel momento, la città è entrata nel nuovo anno, nove mesi di anticipo rispetto al resto del mondo. Si tratta di una tradizione cittadina, risalente al Medioevo, che fa coincidere il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione alla Vergine Maria dell’incarnazione di Gesù, con l’inizio del nuovo anno. La cerimonia è stata preceduta da un corteo storico della Rappresentanza pisana che ha sfilato per le strade della città, da piazza XX Settembre fino a piazza del Duomo. 

«La cattedrale gremita di persone per assistere alla cerimonia del raggio di sole è un segnale di grande attenzione alla storia e alle tradizioni della città – dice il sindaco Michele Conti -. Si tratta di un momento per certi versi unico e speciale che caratterizza la nostra città e che coincide anche con l’inizio della stagione turistica. Confidiamo che questa unicità possa infondere spirito di appartenenza ai pisani ma anche attrarre turisti italiani e stranieri a visitare e conoscere meglio la nostra storia. In questi anni è stato fatto un grande lavoro per restituire dignità e per valorizzare lo speciale ‘calendario alfeo’ e adesso se ne cominciano a vedere i frutti. Anche oggi la città, la piazza Duomo e la Cattedrale erano pieni di pisani e di turisti».

«Siamo molto soddisfatti dell’entusiasmo e della partecipazione di pubblico registrata sia agli eventi che hanno animato la città nel fine settimana che stamani nel giorno della celebrazione – aggiunge l’assessore alle tradizioni della storia e dell’identità di Pisa, Filippo Bedini -, con tantissimi pisani che hanno assistito in Cattedrale alla cerimonia del raggio di sole. Come Amministrazione stiamo cercando pian piano di rimettere insieme la tradizione del passato, affinché si torni a celebrare in maniera degna l’importante momento di devozione alla Madonna a cui il popolo pisano rende omaggio. I figuranti del corteo storico sono stati più numerosi di sempre: un corteo sempre più bello suggella l’importanza della celebrazione dell’Annunciazione, che coincide con l’inizio del nuovo anno. Anche quest’anno abbiamo riproposto l’Infiorata dell’Annunciazione, allestita nella chiesa della Spina, in modo da riannodare i fili tra la festa civile, cioè l’ingresso dell’anno secondo il calcolo pisano, con la festività religiosa. Sono particolarmente contento della presenza delle scuole alla cerimonia in Cattedrale, perché è fondamentale trasmettere questa tradizione alle future generazioni, in modo che i pisani sempre di più possano appassionarsi e sentire questo momento come qualcosa che appartiene davvero alla città e all’identità di Pisa».