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Al GAMeC CentroArteModerna di Pisa la mostra “Forme e Colori: Silvia Pierucci Sapio nella collezione Stefano Ubiglia”

Si inaugurerà Sabato 15 Marzo 2025 alle ore 17,30, presso la sala Fibonacci del GAMeC CentroArteModerna di Pisa (sul Lungarno Mediceo al numero 26) la mostra “Forme e Colori: Silvia Pierucci Sapio nella collezione Stefano Ubiglia” curata da Massimiliano Sbrana e patrocinata dal Comune di Pisa, FIDAPA (sezione di Pisa) e Biblioteca Associativa del Lungomonte..

Questa mostra parte dalla passione per l’arte del dr. Ubiglia, che così ci ha introdotto i motivi che lo hanno spinto a organizzare l’evento: “Sono sempre stato interessato alla storia dell’arte, in particolare ai suoi aspetti figurativi, e nonostante poi l’impegno personale lavorativo si sia diretto in direzioni diverse, rimango molto legato alla visione del mondo veicolata dalla grafica e dei dipinti, che mi ha portato visto l’amicizia con la pittrice Silvia Pierucci Sapio, a acquisire un fondo di opere che dà la precedenza alle tendenze degli ultimi 20 anni, provando a promuovere in particolare la conoscenza delle sue opere, grafiche e pittoriche.”

Silvia Pierucci Sapio nasce a Pisa nel 1963, si trasferisce a Firenze nel 1980 dove lavora nel settore immobiliare. Vive nella città del Giglio per venti anni, in pieno centro storico. Partecipa alla fondazione del Centro Studi di via Sant’Egidio, dove numerosi artisti trovano ospitalità per esporre le loro opere.

Frequenta lo studio del Maestro Silvio Loffredo che permea la sua esperienza pittorica passata ed attuale. Contemporanea all’amore per la pittura coltiva la passione per la scrittura nel 1994 scrive il suo primo libro “Il Segreto astrologico nella Divina commedia – Edizioni Jupiter”.

Dopo il periodo fiorentino, torna a vivere a Pisa, intraprende studi sulla cultura semitica, scrive nel 2014 “Le Lettere arabe spiegate a mio figlio” e “Le Lettere ebraiche spiegate a mio figlio” – Marchetti Editore. Trascorre periodi di studio nel vicino oriente (Beirut, Aleppo, Damasco, Tunisi, Algeri, Cairo) dove approfondisce lo studio della lingua araba.

Contemporaneamente inizia la sua attività espositiva con numerose mostre collettive in cui a poco a poco la Torre di Pisa diviene l’icona preferita delle sue opere.

Come ha scritto anche lo storico e critico d’arte Luca Nannipieri “La Torre pendente di Pisa è forse il monumento, con il Colosseo e la Torre Eiffel, più riprodotto al mondo. Di fronte alla bulimia della riproduzione, non ha più senso un quadro realistico sul campanile del duomo pisano, perché ogni fotografia – tra i milioni di scatti che ne fanno ogni giorno i turisti – ha più potere di dettaglio e di definizione di una pittura. Ecco dunque che forse il solo modo di riproporre la torre è in chiave onirica, come fa, nei suoi quadri, Silvia Pierucci Sapio … L’onirismo è forse l’ultima forma di riproduzione di un monumento trasformato in feticcio e mito di se stesso”

Ingresso libero. Orari: 10-12,30/16-18,30 (feriali); Chiuso Lunedì. Apertura straordinaria Domenica 16 Marzo 2025 con orario 16-18,30.