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Trecentonovantatre persone senza dimora accolte nell’asilo notturno di Porta a Mare (199 italiani e 194 stranieri), 744 incontrate sulle strade del capoluogo e dei comuni limitrofi. Sono numeri importanti e, soprattutto, preoccupanti quelli che emergono dalla relazione 2024 di “Progetto Homeless”, la cabina di regia dei servizi per l’alta marginalità della Società della Salute della Zona Pisana, gestita in collaborazione con le cooperative sociali “Il Simbolo” e “Arnera”. Che raccontano di un fenomeno non solo diffuso ma anche in crescita esponenziale: le 393 persone senza dimora accolte nel 2024 all’asilo notturno, infatti, sono il 33% in più rispetto alle 294 del 2023 ed equivalgono al +44% nell’ultimo biennio (nel 2022 erano 273). La povertà estrema nel biennio post pandemia è aumentata, insomma, e almeno con riferimento alle provenienze, riguarda tutti: gli italiani sono 199 (il 70% dei quali toscani e, di essi, il 76% pisani) e 194 stranieri. E conseguentemente cresce anche l’impegno di assistenti sociali e operatori. E soprattutto il volume dei servizi erogati: i buoni notte (della durata massima di venti giorni), necessari per dormire nella struttura di via Conte Fazio, infatti, sono stati 593, il 41% in più rispetto ai 421 del 2022. Ben 12.045, invece, le cene garantite ai frequentatori dell’asilo notturno, 11.135 le colazioni, 799 le lavatrici e 948 i colloqui effettuati nel corso del 2024.
Ancora più marcato l’incremento delle persone senza dimora che hanno bussato alle porte al centro diurno di Progetto Homeless: 440 nel 2024, + 33% rispetto al 2023 e, addirittura, + 53% in rapporto al 2022. Anche qui crescono i volumi di tutte le prestazioni erogate: 162 lavatrici (+24% negli ultimi due anni), 1.316 kit barba (+46%), 2.154 docce (+8%) e 3.002 colazioni (+11%).
Ma vale lo stesso anche per “Binario Zero”, lo spazio polivalente aperto alla stazione di San Rossore, “Oltre Il Muro”, il centro per ex detenuti in uscita dal carcere e senza casa, il “Villani”, l’ambulatorio per persone con difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari e Housing First, il progetto che si propone di avviare il percorso di reinserimento sociale delle persone senza dimora partendo dall’abitazione.
E’ vasto ed eterogeneo il pacchetto di servizi e misure di contrasto della povertà estrema e prevalentemente concentrato nel capoluogo, dove il fenomeno è più intenso, anche se le risorse per finanziarlo arrivano da tutta la Zona Pisana: l’intero settore della cosiddetta “alta marginalità”, infatti, pesa sulle casse della SdS Pisana per più di 1,2 milioni di euro, il 70% dei quali (854mila euro) provenienti da risorse zonali e il 30% del comune di Pisa, pari 373mila euro, inclusi i 75mila messi a disposizione nelle ultime settimane e che permetteranno di estendere fino a giugno le attività pomeridiane con le aperture pomeridiane del centro diurno che sono passate da 3 a 5 settimanali. Con le stesse risorse sono state rafforzate anche le attività di “Binario Zero” e prorogata la permanenza dei due moduli abitativi all’esterno della struttura di Porta a Mare.
“Sono grata a operatori assistenti sociali, uffici e strutture della SdS Pisana per il lavoro portato avanti accanto ai più fragili dei nostri territori in questi anni complessi e che ha fatto di Progetto Homeless un’eccellenza in materia d’interventi e servizi per l’alta marginalità” dice la Presidente della SdS Pisana Giulia Guainai. Soddisfatta anche per il rinnovato impegno del Comune di Pisa: “Mi fa molto piacere che, anche in una fase di dibattito acceso come quella che stiamo vivendo, l’amministrazione comunale del capoluogo abbia scelto di continuare ad investire su un’eccellenza dei servizi sociali e socio-sanitari del territorio, promossa e gestita da sempre dalla SdS Pisana: i fatti, a volte, sono più eloquenti di molte parole”.