Società della Salute, il sindaco Betti interviene sulle mosse del Comune di Pisa

Per il Comune di Pisa le politiche sociali paiono essere una spesa e non un “ammortizzatore sociale”. Uso un lemma un po’ desueto per chiarire con una sola frase una chiave di lettura sull’annunciata scelta di uscita dalla Società della Salute. A mio avviso si tratta di un’opzione che non porterà miglioramenti per i cittadini pisani, ma si tratta di un passo che sta del tutto nelle possibilità dell’ente. Probabilmente dal primo gennaio 2026 l’area pisana si dividerà tra un gruppo di Comuni che condividono i servizi sociosanitari e socioassistenziali, puntando all’efficienza data da un sistema unico di gestione e anche da economie di scala, e un Comune che propenderà per politiche sociali basate su voucher. Magari col paradosso di chiedere la gestione di parte dei servizi proprio alla Sds. Questa però è una semplice previsione e i mesi centrali di questo 2025 serviranno proprio a dare la prospettiva per il futuro.

Se dal primo gennaio 2026 il Comune di Pisa non sarà più socio del consorzio di Comuni e Asl, questo non può però variare il quadro del presente e, soprattutto, del periodo passato. Risulta infatti non del tutto comprensibile la scelta di non condividere le ultime valutazioni nate dal confronto all’interno del Consorzio e opporsi, anche per vie legali, a scelte che sono adottate per senso di responsabilità verso i cittadini e per garantire i servizi erogati da Sds nell’ultimo biennio. Un periodo in cui il Comune di Pisa ha fatto parte della giunta esecutiva del consorzio, condividendone le scelte in termini economici e di attività.

La Sds dell’Area Pisana ha infatti garantito i servizi per l’intero territorio di competenza. Nell’ultimo biennio sono aumentati i bisogni e in conseguenza i servizi sono cresciuti da un punto di vista quantitativo, ma anche, visti tutti gli aumenti, sul fronte dei costi. Si tratta di un quadro generato da una fase economica difficile, non solo a livello locale. I Comuni e la Asl hanno avuto il merito di non voler arretrare sul fronte della vicinanza ai cittadini in difficoltà, abbassando il livello del disagio sociale nella nostra area. Si è così registrato uno sbilancio a cui i territori che hanno usufruito dei servizi si sono, doverosamente, presi in carico la responsabilità di integrare le risorse. Ognuno per la propria parte. Ricorrere al Presidente della Repubblica rappresenta una scelta di isolamento per il Comune di Pisa, che mette in difficoltà la Sds sulla situazione economica del passato e porterà a difficoltà sull’erogazione dei servizi già in questi mesi.

Michelangelo Betti

Sindaco di Cascina