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Prosa, mercoledì 26 febbraio al Verdi va in scena “Come gli uccelli” di Wajdi Mouawad

La storia d’amore tra l’ebreo Eitan e l’araba Wahida riporta a galla conflitti che si pensavano sepolti
Prima della recita, alle 17.45, la compagnia incontra il pubblico nelle Conversazioni in Teatro
La Stagione di Prosa del Teatro Verdi, in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo, propone per mercoledì 26 febbraio (ore 21) “Come gli uccelli” tratto dall’omonimo romanzo di Wajdi Mouawad, con la regia di Marco Lorenzi e con Federico Palumeri e Lucrezia Forni attori protagonisti.

Una riflessione toccante e profonda sull’amore, l’incontro e l’identità: l’epico dramma dell’autore libano-canadese affronta questioni molto attuali come il conflitto israelo-palestinese e tematiche universali. La storia d’amore fra i giovani Eitan, di famiglia ebraica, e Wahida, di origine araba, riporta a galla conflitti che si pensavano sepolti, con l’inevitabile aggrovigliarsi di contesto storico e vicende personali.

I biglietti per Come gli Uccelli sono in vendita al botteghino del Teatro e su www.vivaticket.it; è inoltre attiva da oggi una promozione riservata ai soli abbonati alle Stagioni del Verdi (Lirica, Prosa, Concerti, Family & Kids): biglietti al costo di 10 euro.

Prima della recita, mercoledì 26 alle 17.45, nel Ridotto del Verdi la compagnia di Come gli uccelli incontrerà il pubblico nelle Conversazioni in Teatro, che il Teatro di Pisa organizza per la Stagione di Prosa in collaborazione con l’Università di Pisa. L’incontro sarà condotto da Arturo Marzano, docente di Storia del conflitto arabo-israeliano. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Messo in scena per la prima volta al Théâtre de La Colline di Parigi nel 2017 con la regia dello stesso Mouawad, scrittore, regista e cineasta libano-canadese, questo testo racconta la storia della famiglia Zimmermann. Due giovani: Eitan, genetista tedesco di origine israeliana, e Wahida, studiosa americana di origini palestinesi, si incontrano in una biblioteca di New York e si innamorano. Il loro amore è più forte dell’odio tra popoli perennemente in guerra: David, ebreo ortodosso e padre di Eitan, si oppone infatti al loro matrimonio. Un giorno, mentre attraversa l’Allenby Bridge, il ponte che collega Israele e Giordania, Eitan è coinvolto in un attentato ed entra in coma. Al suo capezzale accorrono i genitori e i nonni che si ritrovano ad affrontare identità, verità nascoste e segreti del passato.

La locandina

COME GLI UCCELLI

di Wajdi Mouawad

traduzione di Monica Capuani

regia di Marco Lorenzi

con Federico Palumeri, Lucrezia Forni

scenografia e costumi Gregorio Zurla

disegno luci Umberto Camponeschi

un progetto de Il Mulino di Amleto

una produzione A.M.A. Factory, ERT-Emilia Romagna Teatro Fondazione, Elsinor Centro di Produzione Teatrale e Teatro Nazionale di Genova in collaborazione con TPE – Teatro Piemonte Europa e Festival delle Colline Torinesi