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L’omaggio della sua città ad un noto artista pontederese e la qualità culturale dell’offerta sugellata da importanti presenze. Su queste basi l’Amministrazione Comunale e la Fondazione per la Cultura Pontedera hanno deciso di prorogare fino al giorno 11 maggio la retrospettiva dedicata a Babb – Giorgio Dal Canto, ospitata al Palp – Palazzo Pretorio.
“Nelle ultime settimane – spiega l’assessore alla cultura del Comune di Pontedera Francesco Mori – abbiamo registrato un interesse crescente verso la mostra, con la corposa partecipazione delle scuole del territorio e visitatori in aumento, soprattutto nei weekend. Sabato scorso abbiamo avuto l’onore di accompagnare, nelle sale del Palp, lo scrittore di fama internazionale Daniel Pennac e solo pochi giorni prima abbiamo accolto l’attore Flavio Insinna. In entrambi i casi c’è stata grande attenzione verso l’artista, il significato delle sue opere e in generale verso la cultura del territorio. Palazzo Pretorio ha dato casa definitiva anche ai bozzetti di Enrico Baj, realizzati per il suo celebre Muro. E anche in questo caso la risposta è stata positiva, con una grande curiosità dei visitatori per quanto viene raccontato nella sala a lui dedicata.”
“Inoltre – aggiunge Mori – grazie alla collaborazione con la Fondazione Piaggio e sotto la guida di Michele Quirici è stato possibile convogliare gruppi in visite guidate. Sia al Museo Piaggio, dove è in corso la mostra sui 100 anni dell’azienda in città e sia al Palp, dove viene reso omaggio ad uno dei figli più illustri di Pontedera, Giorgio Dal Canto, un artista al quale tributiamo un doveroso omaggio nella città dove ha lavorato e vissuto”
L’esposizione, dal titolo Vita, Opera e “Bugia”, si avvale di opere provenienti in gran parte dalla collezione privata di Giuseppe Diomelli, con alcuni preziosi inediti e da quelle di Nocchi e Polidori e di alcune sale animate da soluzioni immersive e teatrali. Tutto per la regia di Alberto Bartalini. Si tratta di opere dipinte con sapienza coloristica e minuziosità calligrafica, che mettono in evidenza un mondo costruito con carica ironica, malinconica e dissacrante, raccontando l’umanità con i personaggi pensati da Babb: i Bombetta, i Righe, i Pinocchi, gli Acari. Nelle sale finali, quelle immersive, il visitatore entra direttamente dentro l’opera di Babb, venendo accolto dai vespisti dal lungo collo, che portano a immagini oniriche e strani oggetti che richiamano anche la partecipazione di Dal Canto alla Biennale d’Arte di Venezia nel 2011.