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Tutti la conoscono ma pochi ne conoscono la storia. Si parla della Madonna dei Vetturini esposta nell’arco all’inizio di Borgo Stretto presso una casa privata con affaccio su piazza Garibaldi. Quest’opera è una copia perché l’originale è, invece, esposto presso il Museo Nazionale di San Matteo in lungarno Mediceo.
Ora, l’idea è quella di provvedere al suo restauro. Lo scorso dicembre, per iniziativa della consigliera Sivia Pagnin (Pd), nel corso della discussione sul Bilancio del Comune, venne approvato all’unanimità un ordine del giorno con il quale venivano chiesti i fondi necessari al restauro di quest’opera esposta nel Museo di San Matteo. Mercoledì scorso, 12 Febbraio, i membri della Commissione Cultura del Comune, presieduta dalla consigliera Virginia Mancini (FdI), si sono recati proprio al Museo di San Matteo, dove, accompagnati dal Direttore del Museo, Pierluigi Nieri che, dopo aver illustrato l’importanza dello stesso Museo di San Matteo e alcune sue opere lì esposte, hanno potuto esaminare l’originale dell’opera.
“Con questa visita- ha poi sottolineato la consigliera Pagnin – si intraprende un percorso che vogliamo porti alla valorizzazione di quest’opera così importante per la nostra città”.
“Un primo passo – ha poi aggiunto, al termine della visita, la Presidente della Commissione Cultura del Comune, Virginia Mancini (FdI) – che porti a restituire alla città e non solo, un’opera di straordinario valore. La Madonna dei Vetturini deve tornare al suo antico splendore”.
La Madonna dei Vetturini (o dei cacciatori), 1360 -1370, fu eseguita dal grande scultore Nino Pisano che dal 1343 si stabilì a Pisa a seguito del padre Andrea che portò qui la sua bottega per completare il resto della Chiesa di Santa Maria della Spina. Nino Pisano nella Madonna dei Vetturini interpreta con il suo stile aggraziato una tipologia tipicamente pisana.
La lunga esposizione all’esterno aveva provocato la perdita quasi totale della doratura del fondo e dei nimbi e, per motivi conservativi, nel 1982 l’opera venne trasferita presso il Museo Nazionale di San Matteo e sostituita con una copia. E’ detta Madonna dei Vetturini perché l’attuale piazza Garibaldi, sulla quale affaccia il tabernacolo, era la principale postazione dei vetturini con le loro carrozze. Era però anche conosciuta, come già accennato, come Madonna dei Cacciatori. Un tempo infatti, quando i cacciatori si mettevano in cammino al mattino presto, andavano prima ad ascoltare la messa. E la prima funzione che si diceva a Pisa la domenica era all’alba, nella chiesa della Spina, davanti alla nostra Madonna.
(fonte, estratto, Museo Nazionale di San Matteo).
Nelle foto: la Madona dei Vettutini all’inizio di Borgo Stretto