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Pisa, progetti di messa alla prova per chi ha commesso dei reati

Il Comune di Pisa ha deciso di istituire dei percorsi specifici per consentire a chi ha compiuto dei reati di poter adempiere a una serie di obblighi socialmente utili con l’obiettivo di ricucire lo strappo che si è venuto a creare in seguito a una condanna. Attraverso i soggetti del Terzo Settore, che hanno un ruolo centrale nelle politiche di interventi del sistema sociale integrato territoriale e nei processi di programmazione locale, verrà valorizzata la progettualità che si decide di portare avanti. Questo attraverso l’istituzione di un bando pubblico per supportare le organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale del territorio che, su indicazione del Comune di Pisa, svilupperanno progetti di messa alla prova, per offrire uno strumento che possa offrire un’alternativa costruttiva e positiva al carcere e che mira alla responsabilizzazione dell’individuo.

“L’amministrazione con questo strumento mira a coinvolgere le persone in difficoltà in attività che spaziano dal lavoro sociale alla formazione con veri e propri percorsi rieducativi – dichiara l’assessore ai rapporti con il terzo settore Gabriella Porcaro – così come prevede l’articolo 27 della nostra costituzione che prevede che la pena non deve essere punitiva bensì deve consistere in trattamenti umani e devono tendere alla rieducazione del condannato. L’obiettivo è coinvolgere in progetti utili alla collettività tutte le persone svantaggiate che possono essere reinserite attivamente nella società sviluppando competenze al contempo, riparando alle conseguenze dannose causate allo stato e alla personale offese dal reato. Siamo convinti che la messa alla prova rappresenti una vera e propria opportunità di riscatto che ci permette di rompere il ciclo di marginalità e di promuovere una cultura di giustizia riparativa. Con questo daremo una opportunità concreta a chi ha sbagliato puntando sulla loro capacità di cambiamento e di crescita impedendo la recidiva”.