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Pisa, La città delle persone: secco no all’affidamento a PISAMO degli eventi culturali, turistici e sportivi

“Abbiamo contestato fin da subito – scrivono i consiglieri comunali de “La città delle persone” Paolo Martinelli, Gianluca Gionfriddo ed Emilia Lacroce – l’affidamento a PISAMO degli eventi culturali, turistici e sportivi. È un’operazione che accentra nelle mani del sindaco pieni poteri su questi eventi e che, di fatto, li piega a una logica privatistica di puro profitto per poter coprire l’aumento prevedibile dei costi di gestione e di personale, senza garanzie su eventi e occasioni accessibili anche a chi, magari, non si può permettere biglietti costosi, come gli studenti o i cittadini meno abbienti. Il nostro deciso no di fondo a questa decisione non viene meno ma, in sede di discussione del Bilancio, abbiamo provato comunque ad apportare dei miglioramenti e a tutelare questo diritto alla cultura per tutti con un ordine del giorno, con cui abbiamo chiesto al Consiglio di impegnare il sindaco e la giunta a:

1. Destinare almeno il 20% degli eventuali ricavi eccedenti la copertura dei costi derivanti dalle nuove attività di Pisamo a iniziative culturali e sportive gratuite per la cittadinanza.
2. Destinare risorse vincolate a Pisamo al fine di sostenere la funzione pubblica e l’accessibilità degli eventi culturali, turistici e sportivi organizzati dalla società, garantendo il loro valore sociale e inclusivo.
3. Garantire che la gestione degli eventi da parte di Pisamo sia orientata alla promozione del bene comune, evitando derive privatistiche o strumentali che possano snaturare la missione pubblica della società in-house.
4. Promuovere, in collaborazione con istituti scolastici, università e associazioni culturali, una programmazione annuale di eventi che includa spettacoli e manifestazioni ad accesso gratuito.

Pensiamo infatti – conclue La città delle persone – che l’investimento in iniziative gratuite per studenti e cittadini favorisca l’inclusione sociale, la crescita culturale e il rafforzamento del legame con il territorio. Purtroppo, invece, la destra non la pensa così e ha bocciato il nostro ordine del giorno, confermando un’idea classista ed elitaria della fruizione della cultura e dell’intrattenimento”.