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Gipsoteca Università di Pisa: apre A memoria di forma a cura di Pietro Gaglianò

L’inaugurazione venerdì 13 dicembre alle ore 17 in piazza S. Paolo all’Orto. In mostra opere di Caterina Sbrana e Gabriele Mallegni
Dal 15 dicembre 2022 al 1° marzo 2025, GiArA – Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium dell’Università di Pisa, presenta A memoria di forma, mostra di Caterina Sbrana e Gabriele Mallegni, a cura di Pietro Gaglianò, con comitato scientifico di Anna Anguissola e Chiara Tarantino (dipartimento di Civiltà e forme del sapere). L’inaugurazione si terrà venerdì 13 dicembre alle ore 17.
A memoria di forma gioca con la tecnica della formatura, storicamente impiegata per ricavare calchi in gesso da sculture antiche. Caterina Sbrana e Gabriele Mallegni utilizzano questa tecnica per esplorare il tema della memoria, della mancanza e della rigenerazione. Partendo da fratture e lesioni di sculture e superfici architettoniche, trasformano l’assenza in fonte di ispirazione creativa per dare vita a opere in ceramica e terracotta che contaminano forme antiche e moderne, elementi naturali e artificiali. Ne risultano bizzarrie da camera delle meraviglie, vasi ibridi, creature oniriche, architetture post-apocalittiche e ritratti punk che dialogano con la collezione di scultura classica della Gipsoteca, invitando il visitatore a immergersi nel fantastico, ma anche a riflettere e assimilare l’idea che l’opera d’arte possa rimanere una domanda aperta, che si presta a molteplici interpretazioni e che sia legittimo formularne una lettura basata sulle conoscenze e sul vissuto personali.
A memoria di forma è un progetto di GiArA e laboratorio MARSIA del dipartimento di Civiltà e forme del sapere, con il patrocinio del Comune di Pisa, realizzato e promosso con la collaborazione del laboratorio Grafico del dipartimento di Civiltà e forme del sapere, dell’USID – ufficio servizi per l’Integrazione di studenti con disabilità, di Palazzo Blu e di Francesconi Ceramiche di Massimo Gentili.
I visitatori di A memoria di forma potranno usufruire del biglietto ridotto per la visita alla collezione permanente di Palazzo Blu e alla mostra Dalla Guerra alla Liberazione. Pisa 1940-1945. Promozione valida fino all’11 Maggio 2025, presentando alla biglietteria il coupon rilasciato dalla Gipsoteca.
Il catalogo della mostra, curato da Anna Anguissola e Chiara Tarantino e pubblicato da Pisa University Press, aiuta a esplorare questa ricchezza di temi, grazie ai contributi di studiosi di ambiti disciplinari diversi, tutti accomunati dalla riflessione sul concetto di mancanza: Felice Cimatti, che insegna Filosofia del Linguaggio all’Università della Calabria e conduce programmi culturali su Radio3 e Rai Scuola; Pietro Gaglianò, critico d’arte e studioso dei linguaggi della contemporaneità, che collabora con le testate Arte&Critica e Artribune; Annalisa Metta, che insegna Architettura del Paesaggio all’Università Roma Tre ed è membro del Consiglio Direttivo della Società Scientifica Italiana di Architettura del Paesaggio; Donatella Puliga, che insegna Mitologia Classica e Lingua e Letteratura Latina all’Università di Siena, dove è responsabile del laboratorio di ricerca sulla Didattica dell’Antico.
Attività culturali
A corollario della mostra, è stato organizzato un ampio programma culturale che comprende conferenze, visite guidate, laboratori per le scuole, concerti, percorsi dedicati alle persone che vivono con l’Alzheimer.
Gli artisti:
Caterina Sbrana (Pisa, 1977), dopo studi classici si specializza in restauro di dipinti all’Istituto Europeo delle Arti Operative di Perugia e si laurea all’Accademia di Belle Arti di Carrara in Pittura e Arti visive con Omar Galliani. La raccolta di tracce, residui, textures scandisce la sua ricerca: una indagine sul paesaggio, sulle sue trasformazioni e sugli spazi liminali in cui si incontrano natura e cultura, umano e non umano.
Tra le mostre e i progetti ricordiamo:
Concours International de céramique de Carouge, 2024, Museè de Carouge (CH);
Borderless, 2024, a cura di Marco Martelli, SOLO, Pietrasanta; Preziose Miniature, 2024, a cura di Stefania Balestri, Archivio Storico di Palermo; Unfair, 2024, Superstudio Maxi, Milano;
Urpflanze des Mittelmeers, 2024, a cura di Anna Guillot, On the Contemporary, Catania;
Premio MIDeC, mostra vincitori sezione arte, 2024, a cura di Fabio Carnaghi, Villa Fumagalli e MIDeC, Laveno-Mombello (Varese); Santissime, 2023, un progetto di Renato Baldasserini, La galerie du Génie de la Bastille, Paris (FR); Il respiro della terra, a cura di Gaia Bindi, un progetto di Qiu Yi, Accademia dei Georgofili, Firenze; VIS à VIS Fuoriluogo 26, Artists in Residence Project, 2023, a cura di Limiti Inchiusi, Matteo Innocenti e Tommaso Evangelista, Lucito, Molise;
L’estate più fredda, 2023, a cura di Claudio Cosma, Fondazione Sensus, luoghi per l’arte Contemporanea, Firenze; Fuoriporta, 2023, a cura di Ilaria Mariotti, Villa Pacchiani Centro Espositivo, Santa Croce sull’Arno; Eco-esistenze, 2022, a cura di Daria Filardo e Martino Margheri, IED Firenze; Imboscata, 2022, a cura di Shilha Cintelli, Rachel Morellet, Eva Sauer, Enrico Vezzi, Bosco di Corniola, Empoli; Systemae Naturae, 2022, a cura di Anna Guillot, Palazzo Mazzone Alessi, Caltanissetta; Landmarks, a map for an inner geography, 2022, Studio, La Portineria progetti per l’arte contemporanea, Firenze; XV Bienal Internacional Ceramica Artistica de Aveiro, 2021, Museu da Cidade de Aveiro (PT); Aller Retour, 2020, 59 Rivoli, Parigi (FR);
The Curated Space, Five Figurative Artists in Florence, 2015, a cura di Arturo Galansino, Mall Galleries, Londra (GB); A Private Geography, 2012, a cura di Paola Bortolotti, Syracuse University in Florence; Osservazione della natura in stato di quiete, art as a material epiphany, 2012, a cura di Paola Bortolotti, Museo Marino Marini Firenze.
Gabriele Mallegni (Pisa, 1977, dove vive e lavora).
Si forma al Liceo Artistico di Lucca, prosegue gli studi all’Accademia di Belle Arti di Carrara dove si laurea in scultura con Piergiorgio Balocchi. La sua ricerca si concentra sulla ceramica con la quale modella ritratti contemporanei, mondi distopici, incubi e contraddizioni della società attuale, con uno sguardo rivolto all’impatto dell’uomo sugli ambienti che abita e sull’architettura come dimensione simbolica. Si interessa all’autoproduzione di design.
Tra le mostre e i progetti ricordiamo:
Borderless, 2024, a cura di Marco Martelli, SOLO, Pietrasanta; Preziose Miniature, 2024, a cura di Stefania Balestri, Archivio Storico di Palermo; Unfair, 2024, Superstudio Maxi, Milano;
Santissime, 2024, un progetto di Renato Baldasserini, La Galerie du Génie de la Bastille, Paris (FR),
Mentre eravamo distratti, 2024, CVM VENIO casa-studio-galleria; Democratica, 2024, a cura di Marco Martelli, SOLO, Pietrasanta; Vis à Vis Fuoriluogo, 2023, Residenza Artistica Internazionale, a cura di Limiti Inchiusi, Matteo Innocenti e Tommaso Evangelista, Lucito, Molise;
L’estate più fredda, 2023, a cura di Claudio Cosma, Sensus luoghi per l’arte contemporanea, Firenze; Mimesis, 2023, un progetto a cura di Carolina Zaccaro e Francesca Sand, Galerie Territoires Partagés, Marseille (FR); Malamegi Lab19, 2022, a cura di Massimo Toffolo e Margherita Jedrzejewska premio catalogo, Galleria Piazza di Pietra, Roma; Bienal Internacional de Ceramica de Aveiro, Aveiro, (PT); BACC, la forma del vino, 2021, menzione speciale della giuria, Scuderie Aldovrandini, Frascati, Roma; La natura delle cose, 2021, a cura di Mauro Lovi, Palazzo Malpigli, Lucca; Aller-Retour, 2020, 59 Rivoli, Paris (FR); Osmosi, 2017, a cura di Mauro Lovi, Massa e Cozzile, Pistoia; Mutabilia, 2016, a cura di Eloisa Tolu, Paratissima, Torino; Premio Baccio da Montelupo, 2015, Museo Internazionale della ceramica, primo premio, Montelupo, Firenze; Duo, 2012, a cura di Mauro Lovi e Olivia Toscani Rucellai, Otto Luogo dell’arte Firenze.
Studio17
Dal 2009 Caterina Sbrana e Gabriele Mallegni sono i fondatori di Studio17 (www.studio17.it) manifattura e spazio multidisciplinare dedicato alle arti visive e al design.