Cascina, Dario Rollo critica la gestione amministrativa del Comune

Dario Rollo, capogruppo di Valori e Impegno Civico, punta il dito contro l’amministrazione comunale, ritenendola direttamente responsabile di un clima lavorativo sempre più insostenibile e di scelte gestionali che mettono a rischio il funzionamento dell’ente. In pochi anni si sono avvicendati ben cinque segretari comunali, una figura fondamentale per garantire la regolarità tecnico-amministrativa. È di pochi giorni fa la notizia che arriverà un nuovo segretario, il sesto, nominato part-time, e che sarà condiviso con un altro comune nonostante la complessità e le dimensioni dell’ente richiedano una guida stabile e continuativa.

Questa scelta dell’amministrazione, definita da Rollo come “inadeguata e poco lungimirante”, è emblematica di una gestione che sembra non considerare le reali necessità del comune. Il problema non si ferma qui: la crescente mobilità in uscita del personale comunale, con numerosi dipendenti che chiedono di essere trasferiti altrove, è un chiaro segnale di malessere interno. Questi lavoratori, che rappresentano l’ossatura operativa e la memoria storica dell’ente, sono essenziali per la continuità e l’efficienza dell’attività amministrativa. La responsabilità di questa fuga di competenze ricade inevitabilmente sull’attuale amministrazione, accusata di non aver creato un ambiente lavorativo sereno né condizioni adeguate per trattenere il personale qualificato. “Il continuo avvicendamento di segretari e la fuga dei dipendenti, così come l’insuccesso dei bandi di nuove assunzioni, sono la conseguenza diretta di scelte politiche errate e di una palese incapacità di governare l’ente – denuncia Rollo. La domanda è chiara: perché l’amministrazione non è in grado di garantire stabilità e di evitare che il comune si svuoti di risorse indispensabili?”. È necessario un intervento immediato per ristabilire un clima lavorativo adeguato, garantire stabilità e assicurare il corretto funzionamento del comune, nell’interesse dei cittadini e dell’efficienza istituzionale – conclude Rollo.