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Una classifica straordinaria che può far solo ben sperare

Il tifoso ha sempre fame. Con qualunque obiettivo, qualunque classifica non è mai contento. Se la squadra punta alla salvezza e si trova a metà classifica, la zona retrocessione è sempre troppo vicina. Se l’obiettivo sono i play-off e ti trovi saldamente in zona promozione il rischio è di farseli scappare è dietro l’angolo. Se sei primo in classifica non basta più vincere, devi stravincere. E così vive d’ansia e scaramanzie per tutto il campionato.

Per fortuna oltre ai tifosi ci sono i tecnici, che hanno la stessa fame, ma l’esperienza e la conoscenza del campo che gli danno la capacità di gestire ogni situazione con equilibrio. E il Pisa come tecnico ha un Campione del Mondo che riesce a trasmettere tutto ciò che ha appreso prima ai suoi ragazzi in campo e poi alla piazza famelica alla vista di una categoria che manca da troppo tempo.

Una settimana fa il Pisa è uscito con uno scialbo 0 a 0 dal campo dell’ultima in classifica dopo aver giocato per circa 90‘ in 11 contro 10. Apriti cielo. Occasione sprecata. Abbiamo buttato al vento una partita. Dovevamo fare di più. Ma per fortuna pochi giorni dopo, alla vigilia del turno infrasettimanale con il Catanzaro ci ha pensato Inzaghi a gettare accqua sul fuoco. “Questi ragazzi stanno facendo cose straordinarie, sappiamo che dobbiamo migliorare in tanti aspetti, ma non dimentichiamo quel che stiamo facendo“. Ed è così, il Pisa sta facendo un campionato straordinario. Siamo praticamente ad un terzo del campionato e la squadra ha due punti di vantaggio sul Sassuolo. I neroverdi vengono da undici anni di Serie A, sfornano continui talenti ed una società organizzatissima in ogni aspetto. Per questo, fin da maggio eran dati da tutti gli addetti ai lavori come principali candidati non solo alla promozione diretta ma addirittura ad ammazzare il campionato. Ma ad oggi si trovano a rincorrere i nerazzurri, così come le altre diciotto squadre cadette. Non c’è altro aggettivo per definire questo campionato fino ad ora se non quello usato dal tecnico pisano: straordinario ! Allo stesso modo SuperPippo non si nasconde, la squadra deve migliore in tante cose, non è una macchina perfetta. E ci mancherebbe. A questo punto del campionato se così non fosse l’unica alternativa sarebbe peggiorare man mano che le giornata vanno avanti, perché non si può migliorare la perfezione.

E invece, dopo lo 0 a 0 in trasferta si è palesato un altro pareggio a reti bianche, stavolta senza l’uomo in più, ma nel fortino dell’Arena. E ancora una volta ci ha pensato il Mister Campione del Mondo a focalizzare gli sguardi sul vero obiettivo. “Questa è la miglior partita della stagione. Abbiamo cambiato tantissimo e siamo migliorati. L’obiettivo che mi sono prefissato è far rendere tutti questi giocatori alla pari”.

Così siamo giunti alla trasferta di Cremona, ad affrontare in casa loro una squadra che ha speso tanto durante il mercato acquistando tanti giocatori di valore ed esperienza. Tanto da esser messa, assieme al Palermo, come vera antagonista del Sassuolo per la conquista del campionato. Inzaghi aveva pre-annunciato che la terza gara della settimana con il turno infrasettimanale sarebbe stata la più dura. Ed è stata un’apoteosi nerazzurra ! Il Pisa ha dominato l’avversario in lungo e largo, legittimando la vittoria con due gol di scarto e senza scoraggiarsi quando è stato ripreso dall’avversario per il momentaneo pareggio. Il tutto cambiando in queste tre gare sempre 5-7 titolari, rispettando così l’obiettivo che si è posto il Mister: trovarsi 27 ipotetici titolari.

Se la squadra avesse vinto a Frosinone, sfruttando l’uomo in più, e poi avesse ottenuto due pareggi nelle gare con Catanzaro e Cremonese si sarebbe trovata nella stessa situazione di classifica. Ma i segnali mandati alle avversarie sarebbero stati differenti. E invece adesso il Pisa ha dato una prova di forza che inizia a far paura alle altre. Il tanto agognato calo – dai tifosi delle altre piazze di B – delle squadre di Inzaghi non si vede. Ma anzi si prospetta un lento ed esponenziale miglioramento, difficile da fermare. Ogni giocatore si dimostra utile alla causa, anche quelli che sembravano dimenticati e ai margini, e sembra poter esplodere da un momento all’altro. E ad oggi anche la classifica sta “esplodendo“. La schiacciassi Sassuolo e il ben quadrato Spezia di D’Angelo tengono il passo, seppur ottenendo i tre punti in casa con un solo gol di scarto e faticando più del previsto, dietro invece c’è il vuoto. E’ ancora troppo presto per fare conti con la matematica, ma il più 9 sulle quarte in classifica (Cesena e Cremonese, entrambe sconfitte senza appello per 3 a 1 dal Pisa) già a questo punto del campionato è un segnale molto forte. Ricordiamo che in Serie B non ci saranno i play-off se tra la terza in classifica e la quarta ci saranno più di 14 punti di differenza. Se dietro non si danno una mossa …